Commemorazioni: il prefetto Manganelli al sacrario della Polizia

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sacrario della Polizia di StatoOggi, nel giorno della ricorrenza dei defunti, il capo della Polizia Antonio Manganelli ha reso omaggio ai caduti della Polizia di Stato.
La commemorazione si è svolta nella Scuola superiore di polizia a Roma dove è presente il sacrario in ricordo dei tanti poliziotti vittime del dovere.

Il prefetto Antonio Manganelli accompagnato dai vice capi della Polizia Nicola Izzo, Paola Basilone e Francesco Cirillo, ha deposto una corona d'alloro per ricordare l'altissimo prezzo pagato dalle donne e gli uomini della polizia che hanno sacrificato la porpria vita per il bene pubblico.

Durante l'esecuzione delle note del "silenzio" il capo della Polizia e le altre autorità presenti, hanno osservato un momento di raccoglimento davanti a quelle innumerevoli lapidi blu ognuna con un nome e una storia diversa ma tutte legate agli ideali della giustizia e al senso del dovere.

Prima di lasciare il luogo della memoria il prefetto Manganelli ha lasciato un'annotazione sulle pagine del libro che raccoglie e custodisce le emozioni dei visitatori.

Il luogo della memoria

Sono il Sacrario e la Cappella della Scuola superiore di polizia a Roma a ricordare i 2.493 caduti della polizia. I nomi, le date di nascita e di morte. Recentemente rinnovate e ripensate dall'artista Mario Ceroli, le due strutture architettoniche (inaugurate il 16 luglio 2004) danno un nuovo significato al valore e al sacrificio di uomini che sono stati al servizio del Paese.

Un grande Crocefisso di cristallo separa la Cappella dall'esterno; dentro panche di legno chiaro, un altare a forma di seme tagliato a metà e sei collage dello stesso Ceroli.

Le 2.493 lapidi scorrono lungo le pareti del Sacrario illuminate da una suggestiva luce blu; da Felice Conti, morto il 18 luglio 1860 a Milano ai due agenti del Reparto prevenzione crimine puglia Adriano Epifani e Gabriele Schino deceduti il 24 settembre 2010 in un incidente stradale durante un servizio di pattuglia.

"Una inverosimile discesa in apnea in un mare profondo e blu, ma… che diviene via via più chiaro e splendente di un azzurro limpido": è questa una suggestiva descrizione del Sacrario di Franco Chiocchini, in una lettera scritta dopo la visita alla Scuola superiore, insieme alla moglie Alba, figlia di Filippo Palieri uno dei caduti.

Parole piene di emozione per aver visto la targa in ricordo del commissario Palieri "In quel luogo - chiude la sua dedica Franco Chiocchini - che il destino gli ha regalato, in riscatto del sacrificio estremo della vita e dove i figli potranno ritrovarlo".

02/11/2010
(modificato il 31/10/2013)