Firenze: la polizia non molla e risolve un "cold case"
Era il 4 maggio 1999 quando un pregiudicato campano, Ciro Cozzolino, detto "Vincenzo o'pazzo" venne ucciso da sei colpi di pistola davanti ad un circolo sportivo di Montemurlo, in provincia di Prato. Dopo 12 anni, sette persone sono state arrestate con l'accusa di aver partecipato, a vario titolo, all'ideazione e alla realizzazione dell'omicidio.
I sospetti all'epoca caddero su tre uomini, che furono arrestati, condannati e infine assolti nel 2004 dalla Corte di Cassazione.
Ma gli investigatori della Squadra mobile di Firenze e di Prato non hanno mollato la presa, continuando ad indagare sul "cold case", e al termine dell'operazione "Never give up" (Non mollare mai) hanno individuato le otto persone coinvolte nel delitto, che si è rivelato una vera e propria esecuzione mafiosa. Sette di queste sono state arrestate ieri mattina a Napoli, Salerno, Nuoro, Ascoli, Spoleto e Cuneo, mentre una è ancora ricercata.
L'omicidio avvenne per il predominio nel commercio illegale degli abiti usati nella zona di Montemurlo: la vittima aveva cercato di ritagliarsi un ruolo autonomo nel settore, intralciando le lucrose attività "commerciali" dei clan camorristici operanti nella zona.
Gli investigatori hanno monitorato le comunicazioni di alcuni elementi dei clan, e grazie a intercettazioni telefoniche e ambientali hanno individuato mandanti ed esecutori materiali dell'omicidio. Tra questi anche elementi principali e affiliati ai clan camorristici napoletani dei Francois di Torre Annunziata e Birra-Iacomino di Ercolano.
(modificato il 19/02/2011)