Brescia: con "Giustizia e carità" predicavano l'odio religioso

CONDIVIDI

Una moscheaA Brescia questa mattina gli agenti della Digos hanno arrestato sei cittadini marocchini per incitamento alla discriminazione e all'odio razziale e religioso.

Gli arrestati, tutti regolarmente e da tempo in Italia, facevano parte dell'organizzazione a matrice fondamentalista islamica "Giustizia e Carità" (Adl Wal Ihsane), dichiarata fuorilegge in Marocco, i cui membri agiscono all'estero sfruttando associazioni a finalità culturale e religiosa di connazionali come copertura per la loro attività di propaganda, proselitismo e reclutamento.

In particolare i due punti di riferimento degli arrestati erano due associazioni di due località nel bresciano, le cui sedi erano usate come luoghi di incontro e di preghiera.

Durante l'attività di monitoraggio nei confronti di molte associazioni straniere della zona, avviata un anno fa in occasione della visita del Pontefice a Brescia, sono stati scoperti documenti relativi a verbali di riunioni che rivelavano l'esistenza di cellule di un'organizzazione su base territoriale tenuta segreta, con una struttura piramidale.

Questa organizzazione si occupava dell'educazione ideologica degli adepti e dei loro familiari. Fulcro di questa attività era l'incitamento all'odio razziale verso cristiani ed ebrei attraverso la presentazione di filmati e materiale di propaganda in cui si esaltavano le violenze nei loro confronti.

Il materiale trovato testimonia, inoltre, il controllo strettissimo da parte dell'organizzazione sulle vite degli appartenenti e dei loro congiunti, le cui attività quotidiane erano costantemente monitorate.

Se il comportamento veniva giudicato poco consono all'indottrinamento ricevuto, si subivano dei veri e propri processi, in cui si esercitava violenza psicologica e talvolta anche fisica nei confronti dei recalcitranti e soprattutto verso le donne ritenute responsabili per i figli che non assecondavano i principi indottrinati.

25/02/2011