Sicurezza: presentato il nuovo sistema nazionale di allarme scomparsa minore
Le ore immediatamente successive alla scomparsa di una persona possono essere determinanti per il suo ritrovamento, bisogna agire in fretta, soprattutto quando si tratta di minori.
Il nuovo sistema nazionale di allarme scomparsa minore, presentato questa mattina presso la direzione centrale della polizia criminale, alla presenza del prefetto Francesco Cirillo, vice direttore generale della pubblica sicurezza, consentirà di velocizzare i tempi di intervento diffondendo rapidamente informazioni per il ritrovamento di minori scomparsi.
Il sistema, attivato solo nei casi di particolare delicatezza, diffonderà la notizia sul territorio in modo rapido, lanciando un messaggio ufficiale tramite i display delle reti stradali e autostradali, di porti, aeroporti e stazioni ferroviarie. Si avvarrà inoltre degli strumenti offerti da emittenti radiotelevisive, editori di siti internet e gestori telefonici.
"Il Protocollo che è stato siglato con la creazione del dispositivo di allarme - ha detto il prefetto Cirillo - evidenzia la grande attenzione che si sta dando al fenomeno della scomparsa dei minori e fornisce uno strumento straordinario alle istituzioni pubbliche e private per contribuire, come si spera, alla rapida soluzione di efferati crimini che tanta preoccupazione destano nell'opinione pubblica. Il sistema - ha spiegato il prefetto - esalta le sinergie operative tra Istituzioni e società civile, perseguendo specificatamente la finalità dell'identificazione e della localizzazione dei minori sottratti ".
L'apposita unità di crisi, costituita presso la sala situazioni del Servizio per la cooperazione internazionale di Polizia, che è in costante contatto con le forze di polizia dell'Europa e del Mondo, provvederà ad attivare un call center per la ricezione delle telefonate ad un numero dedicato, reso operativo per la circostanza.
Per l'Italia si tratta di un passo verso l'adeguamento del dispositivo nazionale a quanto stabilito dall'Unione Europea. Già operativo in Belgio, Francia, Olanda, Repubblica Ceca, Regno Unito e Svizzera, il sistema si affianca alle procedure già in atto tra le forze di polizia del nostro Paese per la ricerca dei minori in caso di scomparsa.
Il progetto è stato realizzato grazie ad un finanziamento della Commissione Europea che ha permesso di costituire un partenariato con il dipartimento di Giustizia minorile del ministero della Giustizia, la direzione centrale anticrimine della Polizia di Stato, il comando generale dell'Arma dei Carabinieri, la direzione centrale per gli Istituti di Istruzione della Polizia di Stato, Formez P.A. del dipartimento della funzione pubblica e l'onlus Telefono azzurro.
(modificato il 09/03/2011)