Roma: ottava edizione del "Premio Umberto Improta"
Anche quest'anno, nell'aula Parisi della Scuola superiore di polizia, è stato assegnato il "Premio Umberto Improta".
Il vice capo della polizia prefetto Francesco Cirillo e il direttore della scuola Gerardo Cautilli hanno celebrato l'ottava edizione, durante la quale, questa mattina, sono stati conferiti premi ai dieci poliziotti che si sono distinti per aver contribuito in modo significativo alla cattura di soggetti gravitanti negli ambienti della criminalità organizzata siciliana, campana e milanese.
La consegna dei riconoscimenti, frutto della collaborazione tra il Dipartimento della pubblica sicurezza e la Fondazione Umberto Improta, ha visto
la diretta partecipazione dei familiari del prefetto Improta.
A consegnare i premi sono stati la vedova del Prefetto, Angela, alla presenza dei figli Maurizio e Massimo, funzionari della Polizia di Stato, ed
Elena.
In particolare, il Prefetto Cirillo ha voluto sottolineare la figura di Umberto Improta come esempio per i commissari frequentatori del corso di formazione presso la Scuola, per la dignità che lo ha contraddistinto nei successi familiari e lavorativi, così come nei momenti difficili del suo percorso professionale, dando prova, anche in quella circostanza, del profondo senso dello Stato.
Umberto Improta, scomparso il 28 gennaio 2002, è stato per 40 anni un punto di riferimento per giovani funzionari della Polizia di Stato. Fu funzionario della Digos della questura di Genova e di Roma, poi direttore dell'antiterrorismo negli anni di piombo, nonché questore di Cosenza, Milano, Roma e infine prefetto di Napoli.
Durante la sua lunga carriera, il prefetto è stato protagonista di numerose operazioni antiterrorismo che hanno anche permesso di individuare colonne brigatiste in Veneto, Campania e Lombardia, fino ad essere artefice delle indagini che portarono alla liberazione del generale americano James Lee Dozier, rapito a Verona il 17 dicembre 1981 e liberato a Padova il 28 gennaio 1982.
(modificato il 14/03/2011)