Verona: "Madre disperata" denuncia il pusher del figlio

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La Polizia di Stato e in particolare il questore Michele Rosato, ringraziano l'anonima "mamma disperata" che, solo pochi giorni fa, il 24 marzo scorso, aveva scritto direttamente al questore una lettera in cui segnalava la presenza, a Verona, di un cittadino italiano, di origini marocchine, abitante nel quartiere Saval, dedito allo spaccio di sostanze stupefacenti: cocaina ed hashish.

Nel suo scritto la donna riferiva testualmente che il pusher in questione, di cui forniva identità ed abitazione, "vendeva morte" ai ragazzi e chiedeva, quindi, un immediato intervento proprio "contro chi pensa che le nostre forze dell'ordine non siano efficienti".

Il "grido disperato" dell'anonima madre non è rimasto inascoltato e così la Squadra Narcotici ha subito monitorato la situazione descritta, individuando il cittadino in questione che è stato arrestato in flagranza per detenzione di hashish.

Il questore ha ringraziato pubblicamente la "mamma disperata" sia per il senso civico dimostrato nell'aver segnalato il reato che per la fiducia che ha riposto nella Polizia di Stato.

Con l'occasione il Questore ha rivolto un invito a tutti i cittadini di segnalare, sempre e comunque, alla Polizia quanto in loro conoscenza, perché soprattutto nell'ambito della lotta al traffico e spaccio di droga le loro orecchie e i loro occhi permettono di essere più presenti sul territorio e di colpire i responsabili.

Ogni segnalazione che giunge in questura, infatti, riceve sempre attenzione e verifica.

L'episodio in questione, infatti, si rivela come un coraggioso gesto che, seppure anonimo, contribuisce ad allargare l'azione di contrasto all'attività di spaccio e, quindi ad individuare pusher senza scrupoli.

02/04/2011
Parole chiave:
fatti del giorno - spacciatore - Verona