'Ndrangheta: arrestato l'uomo della faida di San Luca

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autovettura della poliziaÈ stato arrestato a Africo, in provincia di Reggio Calabria, Santoro Favasuli, affiliato alle cosche di San Luca della 'Ndrangheta e ricercato dal 3 febbraio 2005 con l'accusa di omicidio. I poliziotti della Squadra mobile di Reggio Calabria e del commissariato di Siderno l'hanno trovato nascosto in un vano ricavato all'interno della cucina della sua stessa abitazione. Al nascondiglio, dove erano state sistemate due telecamere per controllare i movimenti delle forze dell'ordine, si accedeva spostando un mobile.

Favasuli, inserito nella lista dei cento latitanti più pericolosi, deve scontare una condanna definitiva a 30 anni di reclusione per l'omicidio di Antonio Giorgi, ucciso nell'ottobre del 2005 a San Luca (Reggio Calabria).

Quel delitto fu una delle cause che provocarono la ripresa della faida di San Luca tra le famiglie Nirta-Strangio da un lato e Pelle-Vottari dall'altro. La guerra a San Luca cominciò il 10 febbraio del 1991 per uno scherzo di carnevale. A innescare la furia omicida che negli anni a venire avrebbe provocato decine di vittime fu uno scherzo mal riuscito: un banale lancio di uova tra due gruppi di ragazzi nella piazza del paesino dell'Aspromonte, sfociato in rissa. Il 14 febbraio del 1991 scattò l'agguato: Francesco Strangio, 20 anni, e Domenico Nirta, 19, vennero uccisi; Giovanni Luca Nirta e il fratello Sebastiano rimasero feriti. Da quel momento in poi la faida fece un numero impressionante di vittime.

Tra i fatti di sangue che hanno segnato questa terribile storia, l'omicidio, nel gennaio 2005, di Salvatore Favasuli, responsabile Domenico Giorgi. Il giorno di Natale dello stesso anno venne freddata sotto casa Maria Strangio, 33 anni, moglie di Giovanni Nirta, considerato uno dei capi della cosca omonima. Nella sparatoria rimasero ferite altre tre persone: Francesco Colorisi, 23 anni, Francesco Nirta, 32 anni, e un bambino di cinque anni. Durante il funerale della donna solo il pronto intervento delle forze dell'ordine evitò l'ennesima sparatoria.

La scomparsa di Maria Strangio - evento eccezionale nelle faide della 'Ndrangheta dove le donne sono ricoperte da un alone di "sacralità" - ha generato la tremenda reazione della cosca Nirta-Strangio che ha avuto il culmine nella strage in Germania, a Duisburg, il 15 agosto 2007 nei pressi del ristorante "Da Bruno".

07/04/2011
(modificato il 08/04/2011)
Parole chiave:
'ndrangheta - strage - latitante