Arrestato Vincenzo Schiavone, killer e cassiere dei Casalesi

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Un arresto della Squadra mobile di NapoliLa polizia ha sferrato un altro colpo alla camorra arrestando Vincenzo Schiavone, uno degli ultimi boss del clan dei Casalesi ancora in circolazione.

La notte di Pasqua, gli uomini delle Squadre mobili di Caserta e Avellino hanno localizzato e ammanettato il 38enne in una clinica di Sant'Angelo dei Lombardi (Avellino), con la collaborazione degli agenti del locale commissariato. Gli vengono contestati i reati di associazione per delinquere di tipo mafioso, estorsione pluriaggravata, ricettazione, porto e detenzione illegale di armi da fuoco.

Il latitante, inserito nell'elenco dei 100 latitanti più pericolosi, era stato da poco sottoposto ad un intervento chirurgico, e in virtù di questa informazione gli uomini della Squadra mobile tenevano sotto controllo tutte le cliniche private della regione, fino a che lo hanno rintracciato mentre era ricoverato da almeno cinque giorni per effettuare la riabilitazione post operatoria.

Dopo aver circondato la clinica, gli agenti hanno fatto irruzione e arrestato il boss, che era a letto e non aveva documenti, anche se era registrato sotto falso nome.

L'uomo era ricercato dal 2008, quando riuscì a sfuggire alla cattura durante l'operazione "Spartacus 3", nell'ambito della quale fu sequestrato il suo computer, da cui emerse la sua figura di contabile del clan.

Vincenzo Schiavone, cugino dello storico capo Francesco, detto Sandokan, annotava gli "stipendi" che periodicamente pagava ai membri dell'organizzazione e le sovvenzioni che elargiva alle famiglie dei camorristi arrestati.

Da buon ragioniere registrava anche le entrate, cioè le "quote" versate da commercianti e imprenditori del casertano, che pagavano il pizzo ai Casalesi o erano vittime dell'usura.

Oltre ad essere il cassiere del clan l'uomo era anche uno spietato killer, conosciuto con il soprannome di "o' copertone" perché aveva l'abitudine di firmare gli omicidi dando fuoco ai cadaveri delle sue vittime utilizzando dei copertoni di auto.

Soddisfazione per l'arresto di Schiavone, è stata espressa dal ministro dell'Interno, Roberto Maroni, che si è congratulato con il capo della Polizia, Antonio Manganelli.

Il ministro ha sottolineato come il clan dei Casalesi sia "sempre più debole perché viene colpito al cuore dei propri interessi patrimoniali", e il suo arresto "rappresenta un'altra grande affermazione dello Stato contro la camorra".

26/04/2011
Parole chiave:
casalesi - boss - squadra mobile