Firenze: misure cautelari per 22 anarchici, altri 56 ancora indagati
Occupazione abusiva di beni immobili, interruzione di pubblici servizi, violenza contro le forze dell'ordine, danneggiamento di bancomat, sistemi di videosorveglianza, sedi di partito, sindacali e obiettivi istituzionali, sono alcuni dei reati contestati ai 22 anarchici fermati questa mattina dalla Digos, 19 a Firenze e uno a Napoli, Nuoro e Ancona.
Cinque sono finiti agli arresti domiciliari, mentre per gli altri è scattato l'obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria.
Hanno tra i 20 e i 30 anni e appartengono agli ambienti studenteschi che ruotano intorno al centro sociale fiorentino "Spazio liberato 400 colpi", che aveva sede all'interno della facoltà di Scienze della formazione, in via del Parione, in un locale occupato abusivamente.
L'indagine della Digos di Firenze è iniziata nel 2009 ed ha interessato complessivamente 78 anarchici coinvolti in episodi criminali avvenuti a Firenze e Milano. Il loro scopo era quello di alimentare la tensione sociale, infiltrandosi nelle manifestazioni di piazza degli studenti e dei lavoratori.
L'analisi delle riprese effettuate durante alcuni scontri con la polizia, ha permesso di identificare diverse persone che sono state sottoposte ad intercettazione telefonica e ambientale.
Pedinamenti, appostamenti e telecamere nascoste hanno fatto il resto, permettendo agli investigatori di formulare l'accusa di associazione per delinquere finalizzata all'istigazione a commettere reati, occupazione abusiva, danneggiamento, deturpamento e imbrattamento di beni immobili, resistenza, violenza e oltraggio a pubblico ufficiale, violenza privata e interruzione di pubblico servizio per cui sono state emesse le misure cautelari notificate questa mattina.
(modificato il 06/05/2011)