Omicidio di Foggia: trovati i responsabili
Un debito di 300 euro per una partita di droga non pagata sarebbe stato questo il movente dell'omicidio di Gianluca Tizzano, l'uomo di 37 anni ucciso il 22 marzo scorso in via Nigri nel centro storico di Foggia. È quanto è stato accertato dagli agenti della Squadra mobile che hanno arrestato Ivan Narciso di 21 anni e Ciro Spinelli di 25, accusati di omicidio in concorso, porto di arma da fuoco, esplosione di colpi in luogo pubblico e detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.
Dalle indagini i poliziotti hanno scoperto che Narciso e Spinelli avevano incontrato Tizzano il giorno dell'omicidio intorno alle 9. I tre avevano avuto un primo violento litigio perchè Tizzano doveva pagare ai due una partita di cocaina per un totale di 300 euro: un litigio interrotto solo con l'intervento di alcuni passanti.
Dopo circa due ore i tre si erano nuovamente incontrati in via Nigri: qui Narciso avrebbe sparato quattro colpi di pistola calibro nove. Due proiettili avevano raggiunto Tizzano al fianco e al collo uccidendolo. Uno dei proiettili, inoltre, aveva ferito lievemente Spinelli, il quale sosteneva che era rimasto coinvolto nella sparatoria solo per caso.