Prostituzione, spaccio e furti: 46 provvedimenti eseguiti a Firenze
Nel novembre 2009 la polizia arrestò a Firenze una prostituta russa che non aveva rispettato l'ordine del questore di lasciare l'Italia. La donna, in quell'occasione, raccontò la sua storia svelando i particolari relativi al suo arrivo nel nostro Paese e sull'inizio della vita di marciapiede.
L'indagine scaturita da quelle dichiarazioni si è conclusa questa mattina con l'esecuzione, da parte della Squadra mobile del capoluogo toscano, di 20 provvedimenti: 11 persone sono state arrestate, cinque delle quali sono finite ai domiciliari, mentre otto dovranno osservare l'obbligo di dimora e una quello di presentazione alla polizia giudiziaria.
Un'ordinanza di custodia cautelare è stata notificata ad una persona già in carcere per tentato omicidio e quattro sono i membri della banda ancora ricercati.
Nel corso dell'indagine erano già state arrestate 26 persone del gruppo per gli stessi reati.
L'operazione ha permesso di far luce sull'attività di un'organizzazione che operava su diversi fronti del crimine: sfruttamento della prostituzione, favoreggiamento dell'immigrazione clandestina di donne da avviare alla strada, traffico di stupefacenti, furti in appartamento, ricettazione e violenza sessuale.
Grazie alle intercettazioni telefoniche ed ambientali, servizi di pedinamento e osservazione, analisi di immagini riprese da telecamere nascoste, gli agenti hanno delineato l'organizzazione e la struttura della banda, composta da due gruppi di albanesi e fiancheggiata da una decina di complici italiani, che collaboravano con attività di secondo piano.
Infatti i compiti degli indagati italiani erano quelli di accompagnare le prostitute sul luogo di lavoro, controllarle durante l'attività, rifornirle di profilattici e di tutto ciò di cui avevano bisogno.
Tra gli arrestati anche due tassisti e il titolare di un'agenzia immobiliare, che forniva all'organizzazione gli appartamenti dove alcune delle ragazze ricevevano i clienti.
Alcune case erano utilizzate come base per lo spaccio di droga, attività molto rilevante per la banda: nei due anni di indagini sono stati sequestrati quasi 40 chili di sostanze stupefacenti, 34 di eroina e il resto cocaina.
L'attività illecita svolta negli appartamenti era coperta da falsi contratti di locazione intestati a ignari cittadini italiani.