Interpol: operazione Pangea contro la vendita illegale di medicine

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Si chiama Pangea IX l’operazione coordinata da Interpol, portata a termine in 193 Paesi con la collaborazione delle agenzie delle dogane e delle autorità per la salute.

L’attività investigativa si è concentrata contro il commercio dei farmaci contraffatti ed è scattata contemporaneamente, dal 30 maggio al 7 giugno, negli scali aeroportuali.

Complessivamente sono state arrestate 393 persone in tutto il mondo e sono stati sequestrati oltre 53 milioni di dollari di medicinali potenzialmente pericolosi.

In Italia, il controllo si è concentrato sulle aree merci dei principali scali aeroportuali, con la verifica dei pacchi diretti in Italia.

Sono 80 mila le fiale, le capsule, le pasticche falsificate o illegali, sequestrate dalle forze di polizia italiane. Il valore di tali medicinali si aggira intorno ai 300 mila euro.

Il fenomeno è in crescita soprattutto grazie alla possibilità di ordinare tali prodotti attraverso Internet. La difficoltà delle attività investigative sta proprio nel fatto che i server delle aziende sono collocati all’estero e che le spedizioni avvengono tramite corriere.

I rischi per la salute sono notevoli: innanzitutto perché non si ha nessuna certezza sulla reale composizione del prodotto e poi perché vengono venduti farmaci che, anche se composti secondo corretti protocolli farmacologici, dovrebbero esser assunti sotto controllo medico e non a seguito di una vendita libera senza alcuna prescrizione.

Tra i farmaci sequestrati, la parte del leone la fanno quelli per la disfunzione erettile con il 60%; il resto è composto da analgesici, antivirali, anoressizzanti e antinfiammatori.

Per l’Italia l’attività è stata coordinata dal Servizio per la cooperazione internazionale di polizia ( Scip) della Direzione centrale della polizia criminale.

“L’operazione Pangea – ha detto il direttore dello Scip Gennaro Capoluongo - ha dimostrato ancora una volta l’importanza delle relazioni internazionali e della cooperazione di polizia, non solo nei campi tradizionali, ma anche nelle nuove frontiere della criminalità sempre più transazionale”.

English version

13/06/2016
(modificato il 15/06/2016)
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