Arezzo, commemorato Emanuele Petri ucciso dalle Brigate Rosse
Commemorata stamattina a Castiglion Fiorentino, in provincia di Arezzo, la figura del sovrintendente Emanuele Petri che, il 2 marzo 2003, perse la vita durante un conflitto a fuoco con terroristi appartenenti alle Nuove Brigate Rosse.
Il capo della Polizia Franco Gabrielli, dopo un incontro con i poliziotti della questura di Arezzo, si è recato nella cittadina toscana dove il poliziotto è morto e, nel piazzale antistante la stazione, intitolato ad Emanuele Petri, ha deposto una corona sul cippo che ricorda il tragico evento.
Presenti alla cerimonia, con il capo della Polizia e il questore di Arezzo Bruno Failla, anche la signora Alma, vedova del sovrintendente e il figlio, agente di Polizia.
Lo scontro a fuoco avvenne su un treno in movimento all’altezza di Castiglion Fiorentino.
Sul treno, il sovrintendente, insieme ad altri due colleghi della Polizia ferroviaria, stava controllando i documenti di due viaggiatori che sembravano sospetti; i due terroristi, temendo di esser stati scoperti, hanno impugnato le armi e hanno sparato sugli agenti.
Nel conflitto a fuoco un terrorista rimase ucciso, una terrorista venne arrestata e un agente gravemente ferito.