Droga: operazione “San Michele” a Mestre

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Sono 28 le persone arrestate nell’operazione “San Michele” della questura di Venezia.

Le persone fermate dagli agenti della Squadra mobile lagunare sono responsabili di spaccio di stupefacenti.

Non si tratta della solita indagine su una banda di spacciatori; qui c’è qualcosa di più, o meglio c’era.

Gli arrestati infatti controllavano un intero quartiere, anche con azioni violente, pur di poter liberamente spacciare cocaina ed eroina a qualunque ora. In più c’era un altissimo tasso di mortalità dei consumatori dovuto alla composizione dello stupefacente spacciato. Gli investigatori erano partiti proprio da queste morti, 11 in tutto, per ricostruire l’intera  rete del gruppo di criminali che nel quartiere Piave di Mestre, vicino alla stazione ferroviaria, dettavano la loro legge.

Ieri mattina a completamento dell’indagine è scattata l’operazione che è stata sviluppata su un doppio livello: la parte strettamente giudiziaria, con l’esecuzione delle ordinanze di custodia cautelare nei confronti degli indagati, ed un vero e proprio dispositivo di ordine pubblico che ha di fatto interessato tutta la zona nell’intento di bloccare ogni via di fuga ai ricercati e di predisporre, nell’intera area, tutta una serie di controlli collaterali alle indagini.

Nelle indagini e nelle fasi conclusive dell’operazione sono stati coinvolti gli agenti delle Squadre mobili di Milano, Bologna, Padova, Verona Vicenza Rovigo, Treviso, Pordenone, Belluno, Forlì-Cesena, Ravenna, Trento e Brescia, I reparti mobili di Padova e Senigallia, gli elicotteri dei reparti di Venezia e Pescara, il reparto prevenzione crimine Veneto, la polizia postale, la Stradale e la Ferroviaria dei compartimenti, la Scientifica di Padova e i cinofili di Ancona, Padova e Bologna.

11/07/2018