Sotto il segno delle aquile
Doppio anniversario per la Polizia quest’anno; oltre alla 167^ ricorrenza della Fondazione, quest’anno si celebrano i 100 anni dall’adozione dell’aquila come simbolo identificativo della Polizia (storia dell’aquila nella Polizia).
Per celebrare tale ricorrenza è stata coniata anche una medaglia ricordo dalla Zecca che ricorda il legame tra la Polizia e questo emblema.
Nel 1919 infatti il Corpo delle guardie di città assume la nuova denominazione di Corpo della regia guardia per la pubblica sicurezza e utilizza, come simbolo distintivo, l’aquila.
L’aquila, simbolo delle divinità sin dagli albori della civiltà sia in occidente con Zeus, sovrano degli dei, sia in oriente dove la troviamo associata al culto di Zoroastro, entra di diritto nell’ambiente militare con le legioni romane che ne faranno il simbolo della loro forza, dell’onore e dell’autorità (storia dell’aquila nell’araldica).
L’aquila della Polizia nel 1919 trae la sua origine degli emblemi sabaudi ma con il passare del tempo i segni distintivi che l’accompagnavano si sono via via trasformati: la corona regia è diventata la corona turrita della Repubblica; lo scudo con la croce sabauda è diventato uno scudo sannitico nel quale inserire il monogramma Con la “R” e la “I” a sottolineare la fedeltà alla Repubblica italiana. Il nodo sabaudo su cui poggiavano gli artigli dell’aquila è stato sostituito da uno scettro di alloro simbolo di comando.
Insomma una figura, quella dell’aquila, che nei millenni ha saputo in modo sincretico rappresentare concetti quali forza, potere, autorità, coraggio adattandosi alle contemporaneità.
Ed è per questo che, forse meglio di ogni altro simbolo, oggi, sui copricapo, sui bottoni dell’uniforme e sui distintivi di qualifica dei poliziotti rappresenta e rappresenterà sempre più quella capacità della Polizia, unica per un corpo armato, di sapersi mettere al servizio delle comunità; un segno identitario della capacità di saper cogliere le trasformazioni della società anticipandone esigenze e bisogni.
Franco Cosentino