Fermati neo-nazisti a Torino: trattavano la vendita di un missile
La sezione antiterrorismo della Digos di Torino ha concluso questa mattina un’operazione nei confronti di tre persone responsabili di detenzione di armi da guerra e armi da sparo.
Le indagini erano iniziate circa un anno fa quando la questura di Torino, coordinata dalla Direzione centrale della Polizia di prevenzione, aveva monitorato alcuni combattenti italiani con ideologie oltranziste responsabili in passato di aver preso parte al conflitto armato nella regione ucraina del Donbass.
Alla fine grazie ad intercettazioni e pedinamenti si è scoperto che un uomo di Gallarate, in provincia di Varese, deteneva illegalmente una santabarbara; l’uomo si era anche messo in evidenza per la compravendita di un missile aria – aria che è stato poi trovato e sequestrato in provincia di Pavia.
Oltre al missile, privo di carica esplosiva ma “riarmabile”, gli investigatori della Digos hanno sequestrato 9 fucili d’assalto, una pistola mitragliatrice, 7 pistole, 3 fucili da caccia, 20 baionette quasi un migliaio di cartucce e molti parti di armi.
Stemmi e cartelli di esplicita ispirazione nazista sono stati trovati nell’abitazione della persona arrestata.
Altre due persone uno svizzero ed un italiano sono state fermate perché coinvolte nella compravendita del missile.
All’operazione hanno partecipato anche le sezioni antiterrorismo delle questure di Varese, Pavia, Novara e Forlì-Cesena.
(modificato il 16/07/2019)