Celebrato a Roma l’anniversario dell’eccidio delle Fosse Ardeatine
Questo pomeriggio è stato il presidente della Repubblica Sergio Mattarella a rendere omaggio alle vittime della strage delle Fosse Ardeatine a Roma, al Mausoleo Ardeatino nel 78° anniversario dell’evento.
Presente anche il vice capo della Polizia preposto al coordinamento ed alla pianificazione, Maria Teresa Sempreviva.
Tra le 335 vittime di quel massacro ci sono anche due appartenenti alla Polizia: il tenente Maurizio Giglio e il vice brigadiere Pietro Lungaro fucilati dopo essere stati imprigionati e torturati per vari giorni.
Maurizio Giglio è sepolto sotto la lapide 150 del 4° blocco mentre Pietro Lungaro giace sotto la lapide 39 del 1° blocco; su queste lapidi il prefetto Sempreviva ha deposto dei fiori onorando il ricordo di questi martiri per la libertà.
L'eccidio
Il 23 marzo 1944 la resistenza decise di colpire i tedeschi con un attentato. Fu scelta via Rasella, a Roma, dove furono fatte esplodere diverse bombe proprio nel momento in cui passava un reparto dell’esercito nazista.
La rappresaglia delle truppe di occupazione non si fece attendere: per ogni tedesco morto sarebbero stati uccisi 10 italiani.
Il giorno dopo, all'incrocio tra via Fosse Ardeatine e via delle Sette chiese, un plotone di soldati bloccò l'accesso alla cava dove, poco dopo, vennero spinti i condannati: 335 uomini (5 in più a causa di un "errore") che nulla avevano a che fare con l'attentato, furono trucidati e poi sotterrati facendo esplodere alcune cariche di dinamite.