Cerimonia per ricordare l'attentato alla sinagoga di Roma

CONDIVIDI

cerimonia presso la sinagoga di RomaOggi avrebbe avuto 43 anni Stefano Gaj Tachè. Ma un attacco terroristico stroncò la sua esistenza, a soli due anni, davanti alla sinagoga di Roma il 9 ottobre 1982.

Come ogni anno, questo attentato, nel quale rimasero ferite anche 40 persone di religione ebraica, è stato ricordato con una cerimonia proprio sul luogo della tragedia.

cerimonia presso la sinagoga di RomaIl ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, alla presenza del capo della Polizia Vittorio Pisani e del prefetto di Roma Lamberto Giannini, ha deposto una corona d’alloro a memoria di questo vile omicidio.

Presenti alla cerimonia tutte le più alte autorità religiose della Comunità: il presidente della Comunità ebraica romana Victor Fadlun, il rabbino capo Riccardo Di Segni, la presidente delle Comunità Ebraiche italiane, Noemi Di Segni, e l'ambasciatore di Israele in Italia Alon Bar.

cerimonia presso la sinagoga di RomaLa morte di quel bambino diventò l’emblema della follia cieca generata dall’odio.

Il presidente della Repubblica, in occasione del suo messaggio al Parlamento, a seguito della propria elezione del 2015, ricordò proprio Stefano definendolo il “Prezzo dell’odio e dell’intolleranza” che l’Italia ha pagato in un passato non troppo lontano.

La commemorazione è stata anche l’occasione per una riflessione sull’attacco terroristico che in queste ore ha colpito in modo inaudito la popolazione di Israele e sulla solidarietà per le tante vittime innocenti.

Serena Felici

09/10/2023
(modificato il 28/11/2023)