Roma: intitolazione della sala riunioni dell’Ufficio relazioni esterne

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IntitolazioneAlla presenza del ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, del capo della Polizia Vittorio Pisani, dei vice capi della Polizia e dei vertici del Dipartimento della pubblica sicurezza è stata intitolata oggi, a Roma, la sala riunioni dell’Ufficio relazioni esterne, cerimoniale e studi storici della Segreteria del Dipartimento della pubblica sicurezza, ad Alessandra Pacifico e Maria Cristina Ascenzi, primi dirigenti della Polizia di Stato, prematuramente scomparse. (FOTO)

Proprio in un giorno dal valore altamente simbolico, l’8 marzo, la Polizia di Stato ha ricordato queste due donne e il loro essere madri, mogli e poliziotte.  

Intitolazione sala riunioni dell’Ufficio relazioni esterne ad Alessandra Pacifico e Maria Cristina AscenziPrima della proiezione di un video dedicato alla memoria di Alessandra e Maria Cristina, il prefetto Pisani ha voluto rammentare il ruolo che queste due donne hanno avuto nella Polizia di Stato: Maria Cristina Ascenzi ha contribuito a creare, da un piccolo nucleo di esperti investigatori informatici, la specialità della Polizia postale mentre Alessandra Pacifico, con la sua forza innovativa, ha partecipato alla creazione di un nuovo modo di intendere la comunicazione istituzionale.

Subito dopo il direttore dell’Ufficio relazioni esterne, cerimoniale e studi storici Mario Viola e il direttore dell’Ispettorato scuole Tiziana Terribile, hanno ricordato, con un commovente discorso, le due colleghe e amiche.

Anche la giornalista Paola Saluzzi, poliziotta ad honorem e spesso presente alle iniziative di prossimità e legalità della Polizia di Stato, ha espresso un pensiero sulle due dirigenti, da lei conosciute personalmente durante l’organizzazione degli eventi istituzionali.

Sono seguiti i toccanti ricordi dei parenti delle poliziotte scomparse: per Maria Cristina Ascenzi, la figlia Virginia e, per Alessandra Pacifico, la sorella Paola.

Intitolazione sala riunioni dell’Ufficio relazioni esterne ad Alessandra Pacifico e Maria Cristina AscenziNel prendere la parola Il ministro Piantedosi, nel corso del suo intervento, ha ricordato come Maria Cristina e Alessandra si siano distinte per il loro impegno e le loro idee, sottolineando che di loro è rimasto il sorriso e l’anima dell’istituzione che hanno incarnato e rappresentato.

La targa d’intitolazione, ha concluso il Ministro, farà sì che il loro ricordo viva per sempre, anche tra le future generazioni di poliziotti.

Intitolazione sala riunioni dell’Ufficio relazioni esterne ad Alessandra Pacifico e Maria Cristina AscenziSono poi stati consegnati ai familiari delle due poliziotte, dal Ministro e dal Capo della Polizia, i decreti di intitolazione e il libro “Le scuole della Polizia di Stato – il valore della formazione”; ideato e progettato da Alessandra Pacifico prima della sua scomparsa. Infine c’è stata la scopertura della targa e la benedizione da parte del cappellano don Pino Cangiano.

Alessandra Pacifico dal 2009 e sino al 2022 ha lavorato presso l’Ufficio IV Relazioni esterne cerimoniale e studi storici ricoprendo diversi ruoli: rapporti con la stampa, realizzazione di video e progetti di collaborazione per la diffusione della cultura della legalità e di prossimità ai cittadini. In tali attività ha sempre avuto una speciale attenzione ai bambini e alle persone più fragili coinvolgendo diverse associazioni nella realizzazione di eventi istituzionali.

Prima di essere assegnata all’Ufficio IV ha svolto il suo servizio presso uffici territoriali delle varie specialità passando poi alla Scuola di polizia di Nettuno. Dal 2022 era in servizio all’Ispettorato scuole del Dipartimento della pubblica sicurezza.

Maria Cristina Ascenzi, prima di essere assegnata all’Ufficio IV relazioni esterne cerimoniale e studi storici e ricoprire incarichi nella rivista ufficiale della Polizia di Stato Poliziamoderna e nel sito Web istituzionale, aveva svolto servizi operativi prima al Servizio centrale operativo nel settore dei crimini informatici, poi dirigendo il Nucleo operativo di polizia delle telecomunicazioni. La sua attività nel contrasto ai reati sul Web era poi proseguita all’interno del Servizio polizia postale e delle comunicazioni.

 

 

08/03/2024