Firenze: rapina 2 volte la stessa edicola, arrestato
Schiaccianti le prove acquisite dalla Squadra Mobile di Firenze, diretta da Filippo Ferri- in merito alle rapine perpetrate ai danni di un edicolante fiorentino lo scorso 7 febbraio e 19 maggio. L'autore sempre lo stesso: un catanese di 61anni, stabilitosi da tempo a Firenze. Già lo scorso febbraio, infatti, aveva perpetrato una rapina ai danni dell'edicolante, presso il proprio esercizio commerciale.
Prima lo ha atteso fuori dal negozio mentre lo stesso era indaffarato con alcune pile di giornali, poi gli si è fermato davanti e mostrandogli un coltello da cucina lo ha fatto rientrare all'interno dell'esercizio, lo ha fatto inginocchiare e minacciandolo gli ha chiesto del denaro. La vittima, dopo avergli risposto di custodire i soldi all'interno della propria auto, è stata lì trascinata e costretta a consegnargli 2000 euro, riposti all'interno di un borsello. Il rapinatore, successivamente, ha condotto l'edicolante presso il proprio esercizio scappando via con l'auto della vittima ritrovata dagli agenti, dopo 2 giorni, in via Corcos. Medesima la rapina del 19 maggio.
Questa volta però il rapinatore è armato di pistola. Alle 5.00 del mattino, mentre l'edicolante si stava recando a lavoro, a bordo della propria auto, è stato avvicinato dall'uomo che, dopo avergli puntato una pistola, è salito a bordo della vettura ponendosi alla guida e lasciando che il posto passeggeri fosse occupato dalla vittima. Giunti in via Baccio da monte lupo, si è fermato gridando all'edicolante di consegnargli il danaro. Impaziente, gli ha asportato dalle tasche la somma di 1000 euro e dopo essersi impossessato del telefono cellulare si è dato velocemente alla fuga.
Sono stati proprio gli accertamenti effettuati nell'immediatezza sul cellulare della vittima, a permettere gli agenti della mobile di risalire in breve tempo all'autore della rapina. Gli investigatori, infatti, hanno proceduto a perquisire l'abitazione del malvivente, all'interno della quale sono stati rinvenuti sia il telefono cellulare della vittima che l'arma utilizzata dal rapinatore, una pistola ruger 257 a tamburo, carica di 6 cartucce con palla in piombo. Ricostruita la scena del crimine e dato un nome all'autore del reato, questi è stato sottoposto alla misura degli arresti domiciliari.