Botte e umiliazioni a scuola, arrestate 3 educatrici
Botte, ingiurie e punizioni umilianti. Sono i metodi utilizzati da tre educatrici di una comunità di recupero della provincia di Foggia, arrestate questa mattina dagli uomini della Squadra mobile con l'accusa di aver maltrattato alcuni bambini, di età compresa tra i 4 e i 7 anni, che erano stati affidati alle loro cure.
Dovranno rispondere di maltrattamenti nei confronti di minori, sequestro di persona, lesioni aggravate per aver agito per futili motivi, crudeli e abietti. Per il momento le tre donne hanno ottenuto il beneficio degli arresti domiciliari.
L'indagine della mobile è scattata presso la comunità "Il Melograno" dopo che un esposto anonimo ha segnalato i metodi poco ortodossi delle "educatrici". I fatti si riferiscono al periodo che va dal luglio 2010 ad aprile del 2011.
Nella denuncia si segnalavano bambini sottoposti ad umiliazioni, chiusi per ore da soli in una camera oppure messi con la faccia rivolta al muro in un angolo, per arrivare alle continue percosse subite, anche con la famigerata "cucchiarella" di antica memoria, il cucchiaio di legno.
I bimbi sono stati ascoltati dal pubblico ministero della procura di Lucera (Foggia), alla presenza dei giudici del Tribunale dei minori di Bari, degli investigatori della Squadra mobile, con la supervisione degli psicologi.
Tutti i comportamenti delle educatrici sono stati confermati dalle piccole vittime, terrorizzate dal fatto che la loro confessione potesse arrivare alla direttrice, cosa che avrebbe procurato loro ulteriori percosse. In uno degli agghiaccianti racconti i bambini hanno descritto un episodio in cui la piccola N. era stata fatta girare nuda tra i ragazzi mentre piangeva.
Anche altri operatori della struttura educativa hanno confermato alcuni episodi raccontati dai bambini e nella denuncia anonima.
(modificato il 29/07/2011)