Squadre nautiche
Le Squadre nautiche garantiscono il controllo delle acque territoriali marine e di quelle interne, nonché la vigilanza delle coste, per prevenire e contrastare diversi reati, in particolare quelli legati all'immigrazione clandestina.
Contribuiscono, inoltre, insieme alle altre forze di polizia, nell'attività di ricerca e soccorso dei natanti e delle persone in difficoltà e nell'azione di controllo delle attività nautiche e della circolazione delle navi.
Le attuali 44 squadre nautiche, dipendono organicamente dalla Direzione centrale per la polizia stradale, ferroviaria, delle cominicazioni e per i reparti speciali della Polizia di Stato e sono poste alle dipendenze operative tecnico-logistiche ed amministrativo-contabili delle questure competenti per territorio ed incardinate nell'ufficio Prevenzione generale e soccorso pubblico.
Per maggiore chiarezza occorre tenere presente che il termine polizia Marittima indica non un reparto ma il complesso delle funzioni di prevenzione e repressione nei settori della sicurezza della navigazione, della ricerca e salvataggio marittimo, della protezione dell'ambiente marino e della pesca, con un campo di azione che è sostanzialmente limitato alla fascia costiera delle acque interne e delle acque territoriali.
La polizia marittima è composta da:
- organi direzionali (Dipartimento della pubblica sicurezza, questure, Centro nautico e sommozzatori);
- personale specializzato (comandanti di motovedette - operatori subacquei - motoristi, radaristi - ecc.);
- unità navali (motovedette d'altura e costiere, unità di vario tipo, battelli pneumatici e gommoni);
- automezzi, veicoli e materiali per il supporto logistico e la manutenzione.
Come si diventa un operatore delle squadre nautiche
Per entrare a far parte di questo reparto è necessario prima diventare un poliziotto attraverso un concorso pubblico.
I vincitori del concorso vengono assegnati presso i vari istituti d'istruzione, dislocati in diverse regioni italiane, per la frequenza del corso di formazione. Al termine del corso di formazione si procede all'assegnazione presso i vari reparti e specialità, secondo le necessità delle sedi sul territorio. Dopo aver acquisito la necessaria esperienza ed aver ampliato il proprio bagaglio professionale è possibile entrare a far parte di questi reparti, partecipando a delle specifiche selezioni ed in seguito, dopo averle superate, frequentando dei corsi di addestramento.
(modificato il 09/07/2016)