Taranto: operazione polizia contro clan, arresti
La Polizia di Stato di Taranto ha arrestato 12 persone indagate, a vario titolo, di associazione per delinquere di stampo mafioso, porto e detenzione illegale di armi ed esplosivi, estorsione, usura, intestazione fittizia di beni a fini elusivi della normativa di prevenzione antimafia e agevolazione al riciclaggio, atti di concorrenza compiuti con violenza e minaccia, pesca di frodo con l'uso di esplodenti, tutti reati commessi avvalendosi delle condizioni di appartenenza ad associazione mafiosa ed al fine di agevolarne l'attività. Contestualmente è stato eseguito il sequestro preventivodi beni risultati afferenti ai patrimoni dei componenti del clan SCARCI. In particolare, sono stati sequestrati uno stabilimento balneare, due chioschi bar situati nello stadio di calcio e un magazzino, il tutto per un valore complessivo quantificabile in 200 mila euro. I provvedimenti eseguiti concludono una complessa indagine, avviata dalla Squadra Mobile di Taranto nel febbraio del 2009, a carico di un'autonoma organizzazione criminale il cui capo era già stato condannatoper associazione mafiosa e detenzione illegale ed importazione di cocaina eper associazione mafiosa. La principale attività cui sono apparsi dediti gli SCARCI è un prepotente inserimento nel controllo del commercio ittico cittadino. Nel corso delle indagini è stata accertata la disponibilità da parte del sodalizio, di diverse armi da fuoco, di esplosivo ad elevato potenziale e il frequente uso di ordigni. Nell'operazione sono state impiegate circa 100 unità della Polizia di Stato appartenenti alle Questure di Taranto e Matera, ed alla Sezione della Polizia Stradale di Taranto ed al Reparto Prevenzione Crimine "Puglia".