Messina: blocco dei beni per i "Re del pesce"
Un importante sequestro di beni è stato compiuto stamattina dagli agenti della questura di Messina.
Si tratta di un provvedimento che colpisce il patrimonio di 4 persone appartenenti alle famiglie Bonaffini-Chiofalo: Sarino e Angelo Bonaffini, rispettivamente padre e figlio e i fratelli Gaetano e Domenico Chiofalo.
In particolare i poliziotti hanno sequestrato 430 immobili, 9 società, una flotta navale costituita da 5 motopescherecci e 3 yacht di lusso, 23 mezzi agricoli, 13 autovetture e centinaia di conti correnti: il tutto per un valore complessivo di circa 450 milioni di euro.
Le famiglie Bonaffini e Chiofalo sono conosciute a Messina per la loro azienda specializzata nella vendita di pesce, tanto da essere soprannominati i "Re del pesce" dello Stretto.
Dalle indagini è emerso che negli anni '90 sarebbero diventati imprenditori edili, riciclando i soldi delle famiglie mafiose a loro legate.
Infatti, sfruttando i suoi legami con i criminali mafiosi, il gruppo imprenditoriale controllava anche le aree di insediamento imprenditoriale "scoraggiando" altri concorrenti i quali, vista l'impossibilità di lavorare "liberamente" erano costretti ad abbandonare i vari settori di mercato.
La holding criminale negli anni aveva diversificato i propri investimenti nel settore della pesca, della ristorazione e dell'edilizia.