Manganelli: un accordo per le "due ruote"

Andare in bicicletta, certo…ma in sicurezza e nel rispetto delle regole. È questo il principio alla base del Protocollo di collaborazione che è stato siglato stamattina dal capo della Polizia Antonio Manganelli e dal presidente della Federazione ciclistica italiana Renato Di Rocco.

L'accordo, in vigore dall'atto della stipula e con durata quinquennale, è stato siglato presso gli uffici del palazzo Viminale, a Roma.

La sicurezza delle persone nella circolazione stradale rientra infatti tra gli obiettivi più importanti da raggiungere sia dall'Italia che dall'Unione europea.

Un accordo importante tra chi come la polizia stradale vigila e controlla sul rispetto delle regole della circolazione e chi invece come la federazione ciclistica ha il compito di provvedere allo sviluppo, all'organizzazione e alla tutela dell'attività ciclistica su tutto il territorio nazionale.

Attività ciclistica intesa non solo come pratica agonistica bensì in tutte le sue declinazioni come risorsa nei percorsi educativi e nella promozione di una "cultura della bicicletta" consapevole delle problematiche legate alla sicurezza.

L'obiettivo del protocollo e anche quello di favorire l'uso della bicicletta quale mezzo a basso impatto ambientale; un mezzo che favorisce la riduzione del traffico e allo stesso tempo promuove i valori dello sport e della salute.

Il documento si divide in due parti: una dedicata a coloro ai ciclisti di qualsiasi livello, e l'altra invece è riservata a chi lavora nell'ambito delle scorte tecniche alle competizioni ciclistiche su strada.

''La Commissione europea ha fissato come obiettivo la tutela degli utenti deboli e la polizia stradale è in prima fila'', ha sottolineato il prefetto Manganelli. ''Tutela che si esprime non solo con i controlli al rispetto delle regole sulla strada ma anche attraverso l'attività dei nostri poliziotti nelle scuole per spiegare ai bambini e ai ragazzi come divertirsi in bicicletta in tutta sicurezza''.