Gli specialisti del cybercrime riuniti a Roma
Si chiude oggi a Roma la terza edizione della "Training Conference", una conferenza alla quale hanno partecipato oltre 80 investigatori, in rappresentanza di 45 Paesi, specializzati nelle indagini internazionali sugli episodi di criminalità informatica.
Il crimine informatico ha ormai assunto carattere transnazionale, diffondendo i suoi effetti in tutto il mondo. Per contrastare questo genere di reati è necessaria la cooperazione internazionale di specialisti che devono vigilare e intervenire in tempo reale per impedire o limitare i danni provocati dai cyber criminali.
Lo scopo della conferenza è stato quello di sviluppare strategie comuni e mettere a punto sempre migliori e più efficaci mezzi di contrasto al fenomeno della criminalità informatica.
Gli esperti svolgono funzione di "punto di contatto" all'interno di una rete di cooperazione investigativa dedicata, operando 24 ore su 24, 7 giorni su 7, e garantendo l'immediato intervento per la conservazione e l'acquisizione delle tracce informatiche del reato, prima che queste possano andare disperse.
Questo meccanismo di sorveglianza è previsto dalla Convenzione sul Cybercrime del Consiglio d'Europa, che è stata ratificata dall'Italia nel 2008.
Nel 2009 le funzioni di punto di contatto tecnico-operativo per il nostro Paese, sono state affidate alla polizia della comunicazioni, che già dal 2004 addestrava gli specialisti organizzando delle conferenze internazionali sul tema.
(modificato il 11/11/2011)