Trieste: truffa e rapina, arrestati 6 rom

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campo nomadi "Rip-deal", affare strappato, è il tipo di truffa che i sei rom, arrestati ieri dalla Squadra mobile di Trieste, avevano messo in atto.

Si tratta di una truffa che si sta diffondendo sempre di più e che consiste in un cambio di valuta con la promessa di guadagni considerevoli in occasione del trasferimento di denaro. Al momento dell'incontro, alle vittime vengono sottratti, con vari metodi, tutti i soldi.

Le indagini della questura sono partite da una denuncia presentata nei giorni scorsi dalla vittima di un raggiro.

Il gruppo criminale aveva contattato telefonicamente la vittima che aveva deciso di vendere un immobile pubblicando l'annuncio su un sito Internet specializzato.

Uno dei componenti si era presentato come importante uomo d'affari e mediatore finanziario, proponendo al malcapitato di concludere la vendita dell'immobile ad un prezzo molto più alto di quello mercato, giustificando la proposta con l'esigenza di dover "ripulire" denaro proveniente da attività illecite di alcuni suoi clienti.

L'uomo, insospettito dalla proposta, si rivolgeva alla questura di Trieste e gli investigatori della Squadra mobile hanno capito di trovarsi di fronte a un ormai classico "rip-deal".

I poliziotti hanno perciò finto un incontro, in un albergo nel centro di Trieste, con i truffatori e, invece della vittima, si sono presentati due agenti della Squadra mobile con il borsone pieno di soldi. Nel frattempo altri 4 componenti della banda attendevano in una automobile parcheggiata nelle vicinanze.

Quando un poliziotto ha chiesto di controllare le banconote consegnate dai rom, è stato spinto a terra, e i due truffatori hanno tentato di scappare con il borsone.

A quel punto sono stai bloccati e arrestati.

I rom, che risultano domiciliati nel campo nomadi di Baranzate di Bollate (Milano), sono stati arrestati più volte dalle forze dell'ordine per truffe, rapine e furti in abitazione.

19/11/2011
Parole chiave:
rom - Trieste - truffa