Chiuse le piazze dello spaccio di Trento

Avevano invaso le piazze del centro, dove ogni giorno decine di spacciatori vendevano la loro merce sotto gli occhi dei cittadini di passaggio.

La Squadra mobile di Trento ha messo fine a questo mercato illegale con l'arresto di 26 pusher, 4 italiani e 22 tra marocchini e tunisini. Il blitz è stato portato a termine la notte scorsa con l'impiego di oltre 50 poliziotti della questura e del Nucleo prevenzione crimine.

L'indagine, denominata "Etnica-Piazze pulite" ha avuto inizio nel novembre dello scorso anno, in seguito alle numerose segnalazioni di cittadini che lamentavano la presenza di numerosi spacciatori nella zona di piazza Dante e piazza Santa Maria Maggiore.

Per acquisire informazioni gli investigatori della Squadra mobile hanno infiltrato tra i pusher alcuni uomini della sezione antidroga. Gli agenti, travestiti da vagabondi senza fissa dimora, hanno raccolto le notizie che hanno permesso di far luce sulle attività svolte nel centro di Trento.

Non si trattava di un'organizzazione unica, bensì di molte bande isolate costituite prevalentemente da marocchini e tunisini, clandestini e senza fissa dimora.

La droga veniva acquistata sulla piazze di Torino e Padova e distribuita nei luoghi di aggregazione giovanile della città, dove ogni mese gli spacciatori riuscivano a smerciare oltre 2 chili di eroina e più di 7 chili di hashish.

Durante le indagini gli agenti hanno sequestrato oltre 1 chilo e mezzo di eroina e più di 2 chili di hashish, arrestando in flagranza 12 spacciatori. Le altre 14 persone sono state bloccate durante il blitz della notte scorsa.