Massa Carrara: operazione "Giuda Iscariota"
Questa mattina, alle prime luci dell'alba, la Polizia di Stato ha sottoposto a fermo di p.g. quattro persone coinvolte a vario titolo nel furto e nella ricettazione di due frantoi per lavori stradali, del valore complessivo di 430.000 euro.
Il provvedimento di fermo è stato emesso dal PM della Procura della Repubblica di Massa Carrara, Sost. Proc. Dott. Federico Manotti, al termine di complesse investigazioni che hanno impegnato il personale del Commissariato di Pubblica Sicurezza di Carrara per oltre sei mesi.
All'individuazione dei componenti del sodalizio criminale ed al recupero di uno dei due macchinari rubati, del valore di circa 160.000 euro, successivamente restituito al legittimo proprietario, un imprenditore di Guastalla (RE), si è giunti grazie all'effettuazione di indagini tecniche supportate da servizi di osservazione e di pedinamento.
Le investigazioni condotte dagli agenti della Polizia erano iniziate a seguito del furto di un frantoio RIMAC, del valore di circa 270.000 euro, pesante più di 340 quintali, rubato il 6 gennaio in un cantiere di Carrara ad un imprenditore di Beverino (SP),
Come accertato dagli inquirenti, il costoso macchinario fu trasportato, a bordo di un autoarticolato, sino al porto di Genova dove fu imbarcato utilizzando documenti falsi su una nave mercantile diretta in Marocco, rendendo vane le ricerche avviate nell'immediatezza del fatto alle quali prese parte anche un elicottero dell'Ottavo Reparto Volo della Polizia di Stato di Firenze.
Nel corso delle indagini il personale del Commissariato di Pubblica Sicurezza di Carrara ha però scoperto l'esistenza di un secondo frantoio dello stesso tipo, ma di dimensioni più piccole, di marca CAMS, sottratto a Guastalla (RE) nel dicembre 2010.
In base alla ricostruzione fatta dal Commissariato, quest'ultimo macchinario fu trasportato con un autoarticolato nei pressi di Crotone e, in un secondo momento, riportato in un deposito di Camaiore (LU).
Dopo un controllo effettuato sul frantoio da una pattuglia della Polizia Stradale, eluso grazie alla falsa documentazione di cui era stato dotato, il gruppo criminale decideva di anticiparne la consegna all'acquirente residente in Austria.
A questo punto, il personale del Commissariato di Pubblica Sicurezza di Carrara, con la preziosa collaborazione della Polizia Stradale di Bolzano, riusciva, con un rocambolesco inseguimento in autostrada, ad intercettare e recuperare la macchina a pochi chilometri dal passo del Brennero.
Il sodalizio criminale disarticolato con l'operazione odierna era composto da una persona originaria di Lesina in provincia di Foggia da suo cugino, anch'egli di Lesina (rintracciati entrambi a Lagosanto in provincia di Ferrara, in collaborazione con la Squadra Mobile di Ferrara), da un terzo elemento fermato a Sala Consilina, in provincia di Salerno (con l'ausilio della Sottosezione di Polizia Stradale di quel centro, la cui collaborazione si era già rivelata fondamentale nel corso dell'attività di indagine) e da una quarta persona arrestata a Carrara (in collaborazione con la Squadra Mobile di Massa Carrara).
Le ricerche di quest'ultimo, effettuate con l'ausilio della Squadra Mobile di Massa, si sono rivelate particolarmente difficoltose, proprio per l'assenza di riferimenti circa il medesimo, ma alla fine l'uomo è stato rintracciato dagli agenti del Commissariato di Carrara a bordo di una autovettura, che tra l'altro guidava con patente revocata, dopo un breve inseguimento sulla SS 1 Aurelia in località Nazzano.
Ai fermi eseguiti in data odierna ne va aggiunto un quinto, a carico della mente del sodalizio criminoso, un campano di Polla, comune limitrofo a Sala Consilina, tratto in arresto a Carrara lo scorso agosto, a seguito di provvedimento di fermo disposto dalla Procura della Repubblica di Massa dal Sostituto Procuratore Dottor Federico Manotti e convalidato dal GIP del Tribunale di Massa Dottor Giuseppe Laghezza.
Quest'ultimo è un malavitoso di grosso spessore criminale, come dimostrano i suoi numerosi pregiudizi di polizia ed i precedenti penali, nonchè la recente ordinanza di custodia cautelare per i reati di furto, ricettazione e riciclaggio di mezzi d'opera di ingente valore, rubati ed esportati clandestinamente in Marocco, emessa dal Tribunale di Genova e notificatagli nel carcere ove tuttora si trova.
Oltre al frantoio recuperato al Brennero, nel corso dell'operazione sono stati sequestrati un autoarticolato per trasporti eccezionali, composto da un trattore stradale Scania e da un semirimorchio, del valore complessivo di oltre 100.000 euro, destinati alla confisca.
Oltre alle persone sottoposte oggi a fermo di polizia giudiziaria, sono stati denunciati a piede libero due fiancheggiatori e non si escludono ulteriori sviluppi dell'indagine nelle prossime ore.