Truffati con un falso incidente
Due malintenzionati adocchiano la loro vittima in un parcheggio di un supermercato. È una donna che dopo aver caricato la spesa in macchina fa alcune manovre per uscire dal parcheggio ed è allora che uno dei due malviventi dà una botta alla carrozzeria dell'auto, simulando il rumore dell'urto con un'altra macchina. La vittima non facendo troppo caso al rumore, esce dal parcheggio e si allontana.
I due la seguono e la fermano qualche metro più avanti incolpandola di aver urtato la loro macchina poco prima. Per convincerla, le ricordano il rumore che in effetti la signora ha udito e le mostrano un'ammaccatura sull'auto, che in realtà era preesistente. Con la scusa che quel modesto danno gli farebbe aumentare l'assicurazione si fanno pagare in contanti il danno mai provocato.
Un anziano proprio per aver visto il video della simulazione su "Striscia la notizia" ha evitato di essere derubato e naturalmente ha ringraziato il Tg satirico.
Proprio nel pomeriggio di oggi un uomo di 26 anni, di Afragola (Napoli), è stato arrestato dagli agenti della sottosezione
polizia stradale di Frosinone con l'accusa di estorsione per aver cercato di farsi risarcire un danno all'auto mai avvenuto.
L'arresto è stato possibile perché un signore mentre era alla guida della propria macchina ha segnalato al 113 che era stato
avvicinato dal conducente di un'alfa romeo scura che aveva tentato di costringerlo a fermarsi senza però riuscirvi.
Poco più avanti la stessa persona che aveva fatto la segnalazione al 113 aveva notato la stessa alfa romeo ferma vicino ad un altro veicolo
con una donna anziana a bordo.
La pattuglia della polizia riusciva a rintracciare l'alfa romeo e la donna che aveva appena subito un'estorsione con la tecnica "dello specchietto
rotto".
Il raggiro consiste nell'avvicinare una macchina (generalmente condotta da una donna sola o da una persona anziana), dopodiche viene gettato
addosso all'auto un oggetto che provoca un forte rumore (solitamente una noce o un osso di pesca). Poi il truffatore raggiunge il malcapitato per
costringerlo a fermarsi lampeggiando con i fari, suonando con il clacson ed a volte anche tagliandogli la strada. Infine simulando alla vittima
l'urto che ha provocato la rottura dello specchietto dell'auto (che in realtà era già danneggiato) il malvivente pretende il
risarcimento.
(modificato il 19/01/2012)