Perugia: fermata organizzazione dello spaccio
Intercettazioni e riscontri
hanno consentito tra ieri ed oggi alla Squadra mobile di Perugia di fermare un'organizzazione a delinquere specializzata nello spaccio di
droga.
Ai vertici c'erano due tunisini e un marocchino, tutti trentenni, che si interessavano dell' approvvigionamento continuo di cocaina ed eroina
proveniente dalla Campania e del coordinamento dello spaccio, con gestione dei "pusher di piazza".
Il gruppo aveva messo in piedi un'organizzazione piramidale, con suddivisione stabile dei ruoli, dove c'era anche una sorta di "mutuo soccorso"
quando i membri si trovavano senza stupefacente e in caso di arresto.
I luoghi di spaccio erano il centro di Perugia e la zona universitaria. Il gruppo si avvaleva anche della manovalanza di pusher clandestini
arrivata da Lampedusa. Molti dei fermati, infatti, sono stati trovati in possesso del permesso temporaneo per motivi umanitari.
Al termine dell'indagine denominata "Zbun", durata un anno, sono state eseguite 20 ordinanze di custodia cautelare in carcere, di cui 15 tunisini,
2 marocchini, un italiano, uno svizzero e una cittadina della Repubblica Ceca. Altre 13 persone erano finite in manette in flagranza nel corso di
varie attività nell'ambito della medesima indagine a partire dall'aprile 2011 con il recupero di due chili di sostanza stupefacente.
(modificato il 06/02/2012)