Pestarono esponente del Caos, arrestati i 4 aggressori
Il 3 febbraio scorso si era presentato al pronto soccorso dell'ospedale di Galatina (Lecce) con la frattura della mandibola e delle ossa nasali, ma raccontò di essersi procurato le lesioni in maniera accidentale durante una partita di calcio tra amici.
In realtà il ventenne studente universitario, esponente della locale sezione del Caos (collettivo autonomo organizzato studentesco) e di "Antifa", aveva subito un'aggressione a sfondo politico da parte di quattro coetanei, appartenenti all'associazione "Casapound Italia".
Questa mattina gli aggressori sono stati arrestati dagli agenti della Digos di Lecce, tre dei quali nella provincia salentina, mentre il quarto è stato fermato a Pescara. Le accuse nei loro confronti sono di concorso in lesioni, aggressione e violenza privata.
Gli investigatori della questura, allertati per una grossa rissa avvenuta nella notte tra il 2 e 3 febbraio tra esponenti delle opposte fazioni politiche, hanno fatto il giro di tutti gli ospedali di Lecce e provincia, alla ricerca di eventuali feriti.
È stata proprio l'appartenenza del ragazzo a gruppi politici che ha indotto gli agenti della questura ad avviare l'indagine sulle lesioni subite, per accertare se il suo racconto fosse vero.
Dopo alcuni giorni il giovane veniva ricoverato all'ospedale di Tricase (Lecce) e sottoposto ad un delicato intervento chirurgico, che lo costringeva ad una lunga degenza.
Lo studente è stato interrogato e, nonostante la sua reticenza iniziale, alla fine ha confermato i sospetti degli investigatori, avvalorati anche dalle testimonianze di altri ragazzi.
La vittima ha confermato l'aggressione, identificando anche gli autori, riconosciuti dalle foto mostrate dagli agenti.