Enna: picchia la madre, arrestato

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Era già noto alle Forze dell'Ordine più volte intervenute per riportare alla calma le liti in famiglia sfociate a causa dei suoi comportamenti violenti, tanto che proprio di recente, le pattuglie della Squadra Mobile della Questura erano state costrette a correre in soccorso della madre, fatta oggetto delle invettive del giovane, il quale era poi stato sottoposto a trattamento sanitario presso idonea struttura.

Ancora una volta, le pattuglie della Squadra Mobile e della Volanti intervenivano in questo centro storico, presso un'abitazione all'interno della quale erano state segnalate grida e rumori.

Giunti sul posto, i poliziotti venivano immediatamente aggrediti dal giovane che si scagliava contro di essi, opponendo violenta resistenza, si da cagionare lesioni ad uno di essi, costretto a ricorrere alle cure del locale nosocomio.

Nonostante ciò, si riusciva ad immobilizzare il giovane, il quale, interrotto dall'arrivo della Polizia, stava picchiando la madre, dopo averla trascinata per i capelli e colpita ripetutamente con calci e pugni.

Effettuate le perquisizioni, venivano pure rinvenuti e sequestrati alcuni coltelli custoditi nella disponibilità del medesimo.

La vittima veniva portata presso l'ospedale di Enna, dove veniva medicata e dimessa. La povera donna, presso gli uffici della Squadra Mobile riferiva i fatti del pomeriggio, confermando l'inaudita violenza con cui il figlio le si era scagliato contro.

In particolare, quella mattina il figlio le aveva preannunciato telefonicamente che sarebbe rientrato a casa per prendere alcuni effetti personali, volendo lo stesso lasciare Enna. Consapevole del comportamento violento e delle minacce già profferite nei suoi confronti, la madre gli rappresentava che non era sua intenzione farlo entrare a casa, temendo per la propria incolumità.

A tali affermazioni il ragazzo rispondeva alla genitrice che stava per arrivare e, non appena giunto, avrebbe rotto tutto. Infatti di lì a poco, il giovane dapprima bussava alla porta, poi la sfondava ed accedeva all'interno dell'abitazione dove, dopo avere percosso la donna, recuperava un cilindretto per l'apertura, con la scopo di sostituirlo; durante tale operazione non solo inveiva contro la madre, ma la minacciava dicendole che non la avrebbe più fatta uscire.

La vittima, approfittando di un momento di distrazione, chiamava il 113 e riusciva ad uscire di casa, ma il figlio la raggiungeva e, dopo averla trattenuta per i capelli, la colpiva reiteratamente.

Provvidenziale risultava l'intervento di un vicino di casa che con un escamotage riusciva a distrarre l'aggressore, fino all'arrivo delle pattuglie, alla cui visione l'energumeno reagiva andando in escandescenza.

Immobilizzato, è stato portato presso gli uffici della Squadra Mobile, dove veniva dichiarato in arresto, in regime di arresti domiciliari, presso una comunità.

21/05/2012
Parole chiave:
fatti del giorno