Modena: arrestati gli autori dell'omicidio del maresciallo
Personale in servizio presso la Squadra Mobile ha tratto in arresto tre persone a seguito dell' omicidio volontario di Salvatore Spedicato, sottufficiale dell'Esercito Italiano in servizio presso l'Accademia Militare di Modena.
Gli accertamenti svolti sul posto subito dopo il rinvenimento del cadavere hanno evidenziato che all'interno dell'appartamento del sottufficiale vi è stata una violenta colluttazione tra la vittima e due uomini, poi identificati, di nazionalità nigeriana, O.B.R., nato nel 1989 ed O.O.M., nato nel 1992.
Dopo aver accoltellato più volte la vittima e mentre la stessa era ancora agonizzante, i due uomini (tra di loro fratelli), hanno iniziato a depredare l'appartamento degli oggetti ritenuti da loro utili da prelevare furtivamente (un televisore LCD 30 pollici, un portamonete contenente denaro contante, carte di credito e bancomat, le chiavi dell'autovettura e dell'appartamento luogo del delitto, due telefoni cellulari, un orologio di valore ed una catenina d'oro).
E' stato, altresì, accertato dagli operatori di Polizia che il giorno seguente il delitto, il maggiore dei fratelli è ritornato nell'appartamento rinvenendo il cadavere di Spedicato all'interno della camera da letto e non più nel corridoio. Il sottufficiale, in sostanza, raccogliendo le ultime forze, era riuscito a raggiungere un altro vano dell'immobile prima di cessare di vivere. Il nigeriano, nel tentativo di nascondere alcune tracce, ha spinto il cadavere sotto il letto, cercando di lavare in maniera maldestra alcune macchie di sangue.
Sempre lo stesso ha, poi, utilizzato la carta bancomat della vittima in uno sportello bancario di Reggio Emilia essendo riuscito a rinvenirne il relativo codice segreto. O.O.M., invece, si è recato presso un esercizio commerciale ubicato in centro città a Modena vendendo la catenina rubata alla vittima e ricavandone la somma di € 280,00. E' stato, ulteriormente, accertato che i due, approfittando della conoscenza della vittima, si sono recati presso l'abitazione della stessa con l'intento di rapinarla, essendo uno di loro in possesso di un coltello, poi, come noto, utilizzato.
E, al termine, hanno, poi, concluso il loro proposito portando via dall'appartamento oggetti da loro ritenuti utili. Nel corso delle attività di indagine è stato tratto in arresto anche un terzo uomo, connazionale dei due fratelli, O.C.O., nato nel 1991, per aver ospitato i due autori dell'omicidio subito dopo il delitto e per aver occultato una parte del materiale in uso alla vittima.