Una storia lunga 160 anni
Il 25 maggio si è celebrato un
pezzo di storia del Paese, perché la Polizia di Stato è un pezzo di storia, è un pezzo di noi. Un'istituzione nata addirittura
prima dell'Unità d'Italia (con il Corpo delle guardie di pubblica sicurezza istituito nel 1852), che è cresciuta insieme alla
Nazione, insieme alla gente.
Un traguardo importante il 160° anniversario della fondazione, che però rappresenta solo una tappa per gli uomini e le donne che hanno
il compito di garantire ogni giorno la sicurezza dei cittadini. Proprio la gente è la forza della nostra istituzione: la fiducia delle
persone comuni nei confronti della polizia è cresciuta costantemente, fino a renderla una delle istituzioni più amate dagli
italiani.
I vice capo della Polizia a Casal Monferrato, Lucca e Agrigento
Quest'anno sono state celebrazioni sobrie, minimali, a basso costo (un giorno e una piazza invece che i tradizionali tre giorni e due piazze),
senza tralasciare però i contenuti e l'importanza della partecipazione dei cittadini, che a piazza del Popolo hanno potuto comunque ammirare
alcuni mezzi speciali esposti per l'occasione, dall'elicottero alle tecnologie usate dagli artificieri. È un segnale di attenzione anche per
la situazione di crisi economica che sta attraversando l'Italia e di rispetto per la dolorosa cronaca di questi giorni (dalla barbara uccisione
della studentessa Melissa a Brindisi, al devastante terremoto che ha colpito l'Emilia).
Oltre che nella Capitale, l'anniversario della fondazione della Polizia è stato celebrato anche dalle questure italiane. I vice capo della
Polizia Nicola Izzo, Francesco Cirillo e Paola Basilone si sono recati rispettivamente ad Agrigento, Lucca e Casal
Monferrato (in provincia di Alessandria), scelti come luoghi simbolo dell'Italia del Sud, del Centro, del Nord.
La cronaca delle celebrazioni del 160° anniversario
Tutto è iniziato alle 9, quando il ministro dell'Interno Annamaria Cancellieri e il capo della Polizia Antonio Manganelli si sono recati
all'Altare della Patria per deporre una corona d'alloro sulla tomba del Milite Ignoto.
Alle 11 la cerimonia in piazza del Popolo: con l'arrivo del presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, del presidente del Senato Renato
Schifani, del presidente della Camera Gianfranco Fini, del premier Mario Monti e delle più alte autorità civili e militari si
è aperta ufficialmente la giornata celebrativa. Presidente e autorità che ricevono gli onori dei Reparti di polizia schierati sulle
note dell'Inno di Mameli suonato dalla Banda musicale in uniforme storica.
Medaglia d'oro alla Bandiera della Polizia di Stato
Il presidente Napolitano è protagonista di un momento solenne e di alto valore morale: la consegna delle onorificenze ai poliziotti che si
sono distinti in servizio per atti particolarmente arditi, alcuni perdendo la vita, altri per meriti straordinari o sportivi. Per la Bandiera della
Polizia di Stato quest'anno arriva il riconoscimento più ambìto: il conferimento della Medaglia d'oro al valore civile, per la
straordinaria "professionalità e altruismo" dei poliziotti della Stradale.
Il "compleanno" della Polizia continua poi in piazza gremita di spettatori, cittadini e curiosi che hanno voluto dare un segno tangibile del loro
affetto per gli uomini e le donne della Polizia. Una celebrazione improntata all'austerità e al ricordo di quanti hanno donato la vita per
difendere i propri concittadini.
Storia di coraggio e innovazione: il senso dell'anniversario
Lo slogan ''Storia di coraggio e innovazione'' è il filo conduttore di questa giornata. Ce lo ribadisce più volte il capo della
Polizia Antonio Manganelli che ricorda come la "nostra istituzione è fatta di storie, di valori, di sacrifici che spesso arrivano fino
all'estremo". Una storia basata sulla fiducia dei cittadini, come dimostrano i numeri: solo l'anno scorso più di 6 milioni di chiamate al
113, oltre 25mila arresti, tra cui molti mafiosi e latitanti "importanti", sequestri di beni per un miliardo di euro, tonnellate di droga
sequestrate, migliaia e migliaia di soccorsi a cittadini in difficoltà.
Il coraggio è "la virtù che più la gente riconosce e apprezza nelle donne e negli uomini della Polizia di Stato - sostiene il
prefetto Antonio Manganelli - sia quello dato dalla fermezza, dalla costanza e dalla serenità nell'affrontare qualsiasi tipo di rischio, sia
quello che si caratterizza con la capacità di fare autocritica e di rimettersi in gioco".
Manganelli sottolinea come la Polizia sia anche innovazione, "una dopo l'altra, a volte accompagnate da clamori e critiche, molto più spesso
realizzate con un lavoro silenzioso. Senza perdere mai di vista la nostra, unica mission: dare sicurezza a quanti, cittadini italiani e non,
rispettano la legalità".
La coreografia in piazza
Uno straordinario colpo d'occhio a conclusione della cerimonia ufficiale: decine di ragazzi che hanno inscenato una coreografia fatta di movimenti
e di colori che richiamavano il 160° anniversario della Polizia. Un fascio di luce in più in una piazza assolata. Subito dopo la piazza
è stata invasa dal gente.
Partecipate anche voi al nostro anniversario inviandoci le foto
delle cerimonie svolte nella vostra città. Le immagini saranno pubblicate su questo sito
(modificato il 29/05/2012)