Pistoia: appalti truccati, 23 arresti

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il martello delle aste Con le accuse di associazione per delinquere, turbativa d'asta, corruzione e concussione sono state arrestate stamattina 23 persone dai poliziotti della questura di Pistoia. Tra gli arrestati, funzionari pubblici e imprenditori. Nel mirino dell'indagine lavori edili e stradali assegnati ad un ristretto numero di imprese.

All'operazione ha collaborato personale della Direzione centrale polizia di prevenzione e dalle Digos delle questure di Firenze, Prato, Lucca, Pisa, Massa e del Reparto prevenzione crimine Toscana.

Le indagini sono iniziate nell'ottobre 2010 ed hanno coinvolto il sistema di assegnazione dei lavori pubblici presso vari enti territoriali e non territoriali della provincia di Pistoia. I primi accertamenti hanno riguardato il servizio lavori pubblici del Comune di Pistoia e i rapporti, definiti ''amicali", tra il responsabile di tale ufficio e gli imprenditori che ottenevano l'aggiudicazione delle gare:un elemento che ha trovato un primo riscontro nell'analisi dei tabulati telefonici che hanno evidenziato e confermato i contatti al di fuori dell'ambito lavorativo.

Analizzando quindi i provvedimenti dirigenziali, consultabili sul sito Internet del comune di Pistoia, a partire dal 2006, a firma dello stesso dirigente del servizio lavori pubblici, è stato rilevato che la maggior parte dei lavori edili e stradali (aggiudicati mediante affidamento diretto, mediante procedura negoziata con o senza pubblicazione di bando ovvero mediante la procedura aperta dell'asta pubblica) erano stati sistematicamente assegnati ad un numero ristretto di operatori economici della provincia di Pistoia; i nomi coincidevano proprio con quegli imprenditori che avevano rapporti frequenti e confidenziali con il dirigente del servizio.

Le indagini su amministratori, funzionari pubblici e imprenditori ritenuti responsabili di associazione per delinquere, corruzione e turbativa d'asta per diversi appalti pilotati negli ultimi anni in tutta la provincia di Pistoia, hanno consentito anche di ipotizzare il reato di concussione in relazione ai contributi versati per il ''Festival Blues'' di Pistoia del 2011.

Secondo gli investigatori, infatti, le sponsorizzazioni venivano richieste e pretese dal dirigente del servizio lavori pubblici del comune di Pistoia in misura percentuale sull'ammontare dei lavori edili e stradali che egli aveva fatto ottenere agli imprenditori privati; questi dovevano aderire a tali richieste per poter ottenere in futuro ulteriori lavori dall'amministrazione locale.

11/06/2012
(modificato il 12/06/2012)