Coordinamento tra forze di polizia: "Un sogno che diventa realtà"
"Un sogno che diventa realtà" è la sintesi perfetta
dell'intervento del capo della Polizia Antonio Manganelli alla cerimonia di chiusura del 27esimo anno accademico della scuola di perfezionamento
delle forze di polizia, che si è svolta stamattina a Roma. Un lavoro comune nel segno della "continuità di una storia pur nelle
diverse autonomie e specificità dei corpi di polizia - ha ribadito il prefetto Manganelli - così come si è fatto largo negli
anni con un nuovo modo di pensare".
Per il capo della Polizia, "la capacità di lavorare uniti deve tradursi non in una mera affermazione di principio ma nella capacità
concreta di permeare quotidianamente l'azione di tutti gli operatori. Avere forze di polizia diverse e riuscire a farle collaborare sempre
più strettamente non costituisce un elemento di spreco, anzi è un moltiplicatore di risorse".
Sulla stessa lunghezza d'onda del capo della Polizia anche il ministro dell'Interno Annamaria Cancellieri, che nel suo discorso conclusivo ha
sottolineato come "Proprio da questa scuola è arrivato un impulso importante in tale direzione. La cultura del coordinamento - ha concluso
il ministro - è essenziale per la difesa degli interessi del singolo cittadino e dello Stato. Ma il coordinamento è da sempre
affidato all'impegno degli uomini, perché la norma non cammina, o cammina lenta, se non c'è un cuore che la porta avanti".
La cerimonia si è chiusa con la consegna dei diplomi ai 27 partecipanti, tra dirigenti e funzionari dei vari corpi di polizia, che hanno concluso il loro percorso formativo. Percorso che nei 27 anni accademici ha perfezionato ben 562 funzionari e ufficiali, oltre a 41 appartenenti alle forze dell'ordine straniere.