Ragusa: tenta di uccide moglie e figlia
Aveva sottratto il telefono cellulare alla moglie per impedirle di chiedere aiuto, aveva chiuso a chiave la porta di casa per impedirle, assieme alla figlioletta, di fuggire, poi aveva aperto i rubinetti dei fornelli della cucina a gas per saturare l'ambiente e provocare un'esplosione.
La donna terrorizzata si era ribellata, aveva tentato disperatamente di aprire la porta, ma lui l'aveva minacciata con un coltello. In un'altra occasione aveva afferrato con le mani il collo della moglie, stringendo sempre di più la morsa per provocarne il soffocamento. Nel primo episodio, avvenuto nel maggio scorso, l'uomo, un 40enne di Vittoria, non era riuscito nell'intento grazie al tempestivo intervento della Polizia di Stato.
Nello specifico, gli agenti operanti erano stati allertati dai vicini di casa ed al loro arrivo, l'uomo si era barricato in bagno per più di un'ora aveva minacciando di lanciarsi nel vuoto da un'altezza di sei metri. Il personale del Commissariato di P.S. di Vittoria riusciva prontamente a bloccare l'apertura della finestra, sbarrandola con un'asse di legno dopo essersi rocambolescamente arrampicato all'esterno dell'abitazione.
La paziente mediazione, a cura degli agenti, aveva poi riportato alla calma l'uomo, il quale acconsentiva alle cure mediche. Nel secondo episodio, avvenuto nel giugno scorso, era stato un vicino di casa, in visita ad evitare le più gravi conseguenze. Dall'esito di laboriose indagini coordinate dal Sostituto Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Ragusa è stata emessa l'ordinanza applicativa di misura della sicurezza provvisoria della restrizione in ospedale psichiatrico giudiziario.