Preso il killer che uccise un operaio a Lecce

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Agenti di polizia sul luogo dell'omicidioPreso il probabile killer che il 2 agosto scorso freddò con due colpi di pistola il ventenne Valentino Spalluto mentre, insieme ad altri operai, stava montando il palco per il concerto di Laura Pausini, previsto per il successivo 4 agosto.

Si tratta di P.S.A., leccese di 23 anni, in carcere con l'accusa di omicidio aggravato dalla premeditazione nonché detenzione e porto abusivo di armi.

Dalle indagini svolte della Squadra mobile di Lecce, è emerso che il giovane operaio è morto per errore perché il killer lo ha ucciso scambiandolo per un altro operaio, con il quale aveva dei conti in sospeso per storie di droga.

In base alle testimonianze l'assassino, giovane e dalla corporatura magra, con maglietta nera e casco scuro, si era avvicinato alla recinzione a bordo di uno scooter e aveva sparato alcuni colpi di pistola verso la vittima, colpendola al braccio destro e alla tempia, provocandone la morte.

Subito dopo il delitto l'omicida è stato visto fuggire sullo scooter verso via Siracusa, nel quartiere 167, abitato e frequentato da molte famiglie di pregiudicati.

Prima di sparare avrebbe sollevato la visiera del casco, proprio sotto gli occhi di alcuni testimoni che lo avrebbero riconosciuto.

La svolta nelle indagini è stata una telefonata anonima al 113, nella quale una donna accusava l'arrestato dell'omicidio avvenuto il giorno prima, rivelando anche il particolare dell'errore di persona e l'identità del suo vero obiettivo, un altro operaio che lavorava nella stessa squadra della vittima.

Gli investigatori della Mobile hanno indirizzato le indagini verso la cerchia familiare dell'indagato e degli altri attori della vicenda, predisponendo intercettazioni ambientali e telefoniche, acquisendo inoltre numerosi tabulati di telefonate e realizzando anche riprese audio-video.

In una delle conversazioni registrate gli agenti hanno appreso che tre ragazzi tra i 15 e 16 anni avevano assistito all'omicidio, riconoscendone l'autore. Proprio la loro testimonianza ha permesso al tribunale di emettere l'ordinanza di custodia cautelare in carcere per l'omicidio.

25/09/2012
Parole chiave:
lecce - omicidio - squadra mobile