Roma: operazione internazionale contro la mafia cinese.

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Questa mattina, investigatori del Servizio Centrale Operativo e della Squadra Mobile romana hanno eseguito, nella Capitale, un mandato d'arresto europeo emesso dalla Magistratura spagnola nei confronti di un cittadino cinese, appartenente ad un'associazione per delinquere finalizzata alla frode fiscale, al traffico di stupefacenti, nonché alla tratta di esseri umani. Un ulteriore cittadino cinese, domiciliato a Roma e destinatario di analogo provvedimento restrittivo, è stato localizzato in Spagna su indicazione della Polizia italiana. Nel medesimo contesto, sono state eseguite diverse perquisizioni presso le sedi di società commerciali, ubicate a Roma, riconducibili ad alcuni degli indagati, risultate in collegamento con analoghe società iberiche, appositamente create a copertura delle attività illecite, i cui profitti venivano successivamente inviati in Cina. L'operazione, realizzata con il coordinamento dell'Interpol, fa parte di una più ampia attività investigativa avviata in Spagna, denominata "Emperador", a carico dei componenti di un pericoloso sodalizio criminale di matrice cinese, operante in numerosi Paesi europei, tra cui il Belgio, la Germania, la Svizzera e l'Italia, dove le relative attività d'indagine sono state dirette dalla Procura della Repubblica di Roma. Nel complesso, sono stati arrestati 50 cittadini cinesi e sequestrati diversi milioni di euro in contanti, centinaia di veicoli e conti correnti bancari. I profili internazionali dell'indagine sono stati curati, per l'Italia, dal Servizio per la Cooperazione Internazionale di Polizia. Gli arresti effettuati oggi, si inquadrano nell'ambito delle iniziative adottate dalla Direzione Centrale Anticrimine della Polizia di Stato, per contrastare i fenomeni delittuosi riconducibili alla criminalità di matrice cinese. In tale quadro, peraltro, nello scorso mese di luglio, investigatori del Servizio Centrale Operativo e di diverse Squadre Mobili avevano portato a termine l'operazione "DRAGONE", arrestando 50 persone, denunciandone, in stato di libertà, 445 e ponendo sotto sequestro preventivo 29 immobili utilizzati per diverse attività illecite.

18/10/2012
(modificato il 19/10/2012)
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