Roma: tenta il suicidio, salvata
Provata da una vita travagliata e dalla fine recente di una storia d'amore, ha deciso di mettere fine alla sua esistenza e si è recata sulla spiaggia di Fiumicino. Con una telefonata molto confusa alla sala operativa del Commissariato di Fiumicino, ha annunciato nella serata di ieri i suoi propositi, interrompendo poi bruscamente la conversazione e non rispondendo ai successi tentativi dei poliziotti di ricontattarla.
Con i pochi elementi a disposizione gli agenti hanno iniziato le indagini per cercare di rintracciarla. Mentre alcuni poliziotti hanno iniziato a cercare di localizzare la posizione del telefono cellulare, altri si sono recati sulla spiaggia muniti di torce per cercare, nonostante la vastità della zona, di rintracciarla. Le note di ricerca sono state quindi inoltrate alla altre Forze dell'ordine per permettere loro di collaborare alle ricerche.
Essendo risultati vani i primi tentativi di localizzare la giovane, l'ufficiale di polizia giudiziaria presente nel Commissariato ha effettuato un ultimo tentativo. Provando a richiamare l'utenza della donna, è riuscito finalmente a contattarla e, guadagnata la sua fiducia, a rimanere in conversazione con lei per circa 40 minuti, al fine di farle ritardare il tentativo di suicidio e apprendere utili elementi per la esatta individuazione del luogo dove si trovava la persona. Nel frattempo, grazie ad un coordinamento tra le rispettive Sale Operative, era già in mare una unità della Guardia Costiera e per la precisione un piccolo battello pneumatico scelto proprio a causa del tipo di fondale con scogli affioranti che caratterizza quel tratto di costa. Attraverso la duplice attività di osservazione, da terra e dal mare, e grazie anche alla localizzazione del telefono cellulare, che ha permesso di restringere il campo delle ricerche, è stata individuata tra gli scogli la donna che versava già in stato di incoscienza nella tipica posizione supina con il capo in immersione.
Un componente dell'equipaggio della Guardia Costiera non ha esitato a tuffarsi per recuperare la donna alla quale è stata successivamente praticata la respirazione forzata ed il massaggio cardiaco. Tali attività di rianimazione in un primo momento non sono andate a buon fine, ma i tentativi ripetuti, grazie anche alla specifica formazione del personale intervenuto, hanno alla fine avuto la meglio e la giovane è stata salvata.
La donna, dopo essere stata rianimata a bordo del piccolo battello, è stata trasportata sulla banchina dove ad attenderla c'era già una autoambulanza del 118. La ragazza, di origini rumene, una volta riavutasi, ha raccontato di avere avuto una vita particolarmente travagliata e di aver già in passato tentato il suicidio. Ieri la causa scatenante della sua crisi è stata una lite con il fidanzato che le aveva comunicato di voler interrompere la loro relazione.