Pescara: la cocaina arriva dalla Spagna
Importavano droga dalla Spagna per poi rivenderla nelle province dell'Abruzzo, specialmente a Pescara.
Sette persone sono state arrestate stamattina dalla Squadra mobile di Pescara per detenzione a fine di spaccio di sostanze stupefacenti.
L'operazione, denominata "Persistenza", ha bloccato l'organizzazione che operava tra il Lazio, dove risiede un nucleo familiare di cinque persone proveniente dalla ex Jugoslavia, e Pescara, dove erano attive due rom che vivono a Rancitelli e Fontanelle.
L'indagine, che ha preso il via dalla denuncia di un tossicodipendente, ha evidenziato il ruolo di spicco svolto dalle due nomadi pescaresi nello smercio di cocaina sulla piazza locale, a conferma di una prassi consolidata tra le famiglie rom, quella cioè di far svolgere le attività di spaccio dalle donne e dai figli minori, mentre gli uomini provvedono ai contatti con i fornitori.
L'anno scorso i poliziotti della Mobile avevano fermato un corriere, panettiere insospettabile, a bordo di un autovettura alla frontiera di Ventimiglia (Imperia). L'uomo aveva con sé un chilo e cento di cocaina nascosti nella parte posteriore dell'auto, in una nicchia predisposta vicino gli ammortizzatori. L'uomo fermato aveva ammesso agli agenti di aver compiuto 10-11 viaggi in un anno per il gruppo fermato stamattina e, per ogni viaggio effettuato, veniva pagato tremila euro.