'Ndrangheta: figlio del boss sottratto alla cosca

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volante della polizia davanti alla questuraEseguito dalla polizia un provvedimento di affido in comunità, del Tribunale dei minorenni di Reggio Calabria, nei confronti di un adolescente di una famiglia mafiosa della provincia reggina.

Il provvedimento è stato adottato per recuperare il giovane togliendolo dall'ambiente "mafioso" e affidandolo ad una comunità per seguire attività di rieducazione predisposte dai Servizi sociali e dall'Ufficio minori della questura.

Si tratta di un atto concreto per arginare in via preventiva il fenomeno mafioso agendo sulle condizioni di vita dei giovani offrendo loro un'alternativa.

Il provvedimento è stato confermato dalla Corte d'Appello, che ha convalidato la tesi di recupero dei giovani sostenuta in via innovativa dal Tribunale dei Minorenni, e che ha interessato, ognuno per la propria competenza, l'Ufficio minori della questura, il Servizio sociale del comune e il Servizio sociale del Dipartimento della giustizia minorile.

Il decreto d'affido non è stato determinato solo per la semplice appartenenza del minore ad una famiglia 'mafiosa' ma dopo una attenta valutazione della situazione di disagio e di devianza del minore.

L'esecuzione del provvedimento, che poteva dar luogo a situazioni di criticità, per il difficile contesto socio ambientale, si è conclusa senza problemi grazie agli operatori della Polizia di Stato che hanno adottato tutte le cautele legate alla delicatezza del caso.

18/01/2013
(modificato il 19/01/2013)