Giovanni Palatucci: il ricordo non muore mai

CONDIVIDI

nullÈ il giorno della cerimonia per il "Premio Giovanni Palatucci", intitolato al questore-eroe che aiutò migliaia di ebrei a salvarsi dai campi di sterminio tedeschi, nel periodo della Seconda guerra mondiale.
Oggi alla Scuola superiore di polizia si è celebrata l'VIII e la IX edizione del premio Palatucci, in una giornata ricca di spunti e di riflessioni, grazie ai relatori che hanno ricordato con intensità le gesta dell'ultimo questore di Fiume e di quanto la discriminazione possa essere nemica dell'umanità intera.

L'intervento del prefetto Manganelli
Primo fra tutti è intervenuto il capo della Polizia Antonio Manganelli che ha annunciato il progetto di "una struttura interforze e multidisciplinare" contro i fenomeni del razzismo e delle discriminazioni. La struttura, ha spiegato Manganelli, "sarà realizzata con il contributo di tutti coloro che possono aiutarci a comprendere questi fenomeni".

Il capo della Polizia ha quindi tracciato una road map del progetto: "A maggio - ha spiegato - saremo nelle condizioni di presentare in Europa questo progetto. Sarà un messaggio importante perché indicherà quali sono le categorie da tutelare, che hanno bisogno di essere conosciute e sostenute dal sistema sicurezza dello Stato e per poter seguire un percorso di tutela delle loro realtà".

Si tratterà di un "passo avanti del sistema sicurezza", ha rimarcato Manganelli, e riguarderà anche "il mondo virtuale, il web, fatto spesso di cattiverie e aggressività contro i più deboli, come abbiamo visto nei confronti della comunità ebraica". "Difenderemo le categorie più a rischio - ha spiegato ancora il capo della Polizia - da tutelare, quelle legate al mondo dei disabili, le comunità ebraiche, gli immigrati, le associazioni legate al mondo omosessuale che hanno bisogno di un sostegno forte del nostro impianto normativo e di ciascuno di noi. Lo faremo - ha concluso - convinti di essere nel giusto".

La premiazione
Il momento clou della cerimonia è coinciso con la consegna dei premi dell'VIII e IX edizione del premio Palatucci, conferiti a sei poliziotti che si sono distinti in lavori, elaborati e analisi sul questore-eroe. Parallelamente, nel corso della mattinata, sono state premiate anche due scuole elementari (la "Vittorio Polacco" e la "Martiri della Libertà", entrambe di Roma) per l'originalità dei lavori presentati. In questo caso il premio assegnato è intitolato a Francesco Antonio Maione, il più giovane maresciallo di Pubblica Sicurezza italiana, che divenne il più stretto e fidato collaboratore del questore Palatucci a Fiume.

Alla cerimonia hanno partecipato, tra gli altri, il sottosegretario all'Interno Carlo De Stefano, i vice capi della Polizia, il presidente dell'Unione delle comunità ebraiche italiane Renzo Gattegna. Quest'ultimo ha ricordato Giovanni Palatucci come "un servitore dello Stato, che di fronte a leggi infami e disumane ha scelto la legge della sua coscienza per salvare migliaia di vita umane". Il sottosegretario di Stato De Stefano ha invece sottolineato come "i suoi valori, quelli della solidarietà e del coraggio nella difesa dei diritti e della dignità delle persone, sono i valori che devono contrassegnare tutti gli operatori di Polizia''.

13/02/2013
(modificato il 14/02/2013)