Un familiare in divisa e buoni voti a scuola ecco l’identikit dei giovani che puntano a una carriera nelle Forze Armate o di Polizia
Si è svolta a Roma, presso l’Università degli studi “Niccolò Cusano” la 4ª edizione del Concorso “Onore al Merito”, nell’ambito dell’evento “Obiettivo Futuro: l’identikit di chi sogna la divisa”, organizzato da Skuola.net, una delle piattaforme web più seguite dagli studenti italiani. Nel corso dell’evento sono stati presentati i risultati di una ricerca svolta intervistando circa 30.000 studenti di scuole medie, superiori e università. Da quanto emerso, circa il 6% del totale degli studenti si dichiara fortemente interessato ad una carriera nelle Forze di Polizia e Forze Armate. Andando contro quell’immaginario che associa la scelta della carriera militare a un basso rendimento scolastico, i dati della ricerca mostrano come i giovani che scelgono le Forze Armate o di Polizia, hanno un buon curriculum di partenza. Tra chi mostra un interesse verso le carriere in divisa, oltre 4 su 10 dichiarano un rendimento negli studi di tutto rispetto: il 15% tutti voti alti, il 27% voti medio-alti. Solo 1 su 5 ammette candidamente che le sue pagelle scolastiche sono storicamente zeppe di insufficienze. Anche il contesto sociale di provenienza smentisce un pregiudizio diffuso: oltre 4 su 10 ritengono di avere una situazione economica "tranquilla": ben il 31% dice di appartenere a una famiglia "mediamente agiata", l’11% di essere “molto agiato”. Qualcosa di simile avviene per il livello di istruzione del contesto di provenienza: il 19% considera i genitori “altamente istruiti”, il 33% “mediamente istruiti”. Durante l’evento sono intervenuti vari membri delle istituzioni tra cui l’Ammiraglio di Divisione della Marina Militare Fabio Agostini, il Primo Dirigente della Polizia di Stato Maria Teresa Panone, il Vice Questore Aggiunto della Polizia di Stato Marco Travisani, il Generale di Brigata dell’Esercito Italiano Stefano Di Fulio e il Generale di Brigata dei Carabinieri Stefano Dragani, oltre alla dottoressa Valentina Galeno Mellucci per AssOrienta e alla dottoressa Patrizia Nissolino per Nissolino Corsi. A moderare l’incontro il direttore di Skuola.net Daniele Grassucci. Ma, alla fine, qual è la principale motivazione che spinge verso questa carriera? In cima alla lista, spesso, ci sono in ballo questioni "ereditarie" o la realizzazione di un sogno che si inizia a coltivare fin da piccoli. Tra chi si dichiara disposto a entrare nelle Forze Armate o di Polizia, infatti, ben 2 su 3 hanno almeno un membro della propria famiglia (genitori, fratelli, nonni, zii, ecc.) che indossa o ha indossato in passato una divisa. La questione “ereditaria” influenza anche la scelta dell’uniforme: in 3 casi su 4 si vorrebbe indossare la stessa del proprio predecessore. Una carriera che, come detto, per tantissimi ragazzi inizia a prendere forma quando sono ancora sui banchi di scuola: la fetta più ampia delle aspiranti "divise" - circa 1 su 2 - ha maturato l’idea durante le scuole superiori. Ben 1 su 4 ha iniziato a pensarci anche prima, durante le scuole medie. Per 1 su 10 è un obiettivo che ha iniziato a farsi strada sin da piccolissimo. A prescindere però da questi elementi soggettivi, i dati confermano un interesse e un entusiasmo generalizzati verso la carriera in divisa. Questo nonostante, come era facile attendersi, rispetto all’edizione 2021 dell’Osservatorio si registri una contrazione dell’interesse dovuta all’allargamento del conflitto in Ucraina e alle preoccupazioni per la stagione di instabilità internazionale. Il conflitto, peraltro, ha avuto un impatto anche sui genitori: sebbene 6 su 10 siano disposti a supportare una carriera in divisa dei propri figli, la metà di coloro che si sono dichiarati contrari ammette che il conflitto in corso ha in parte contribuito a formare tale convinzione. A concludere l’excursus sui giovani che sognano la divisa, il tradizionale “borsino” delle divise preferite dai ragazzi. Rispetto all’edizione 2021 l’appeal delle Forze Armate (Esercito, Carabinieri, Aeronautica, Marina) è in lieve flessione. Di contro, guadagnano terreno le Forze di Polizia (soprattutto Polizia di Stato e Guardia di Finanza), che rosicchiano consensi che in passato andavano in direzione dei corpi dalla vocazione più spiccatamente militare. Tra le Forze Armate, l’Esercito conferma la prima posizione con il 16% dei voti (perdendo però ben tre punti percentuali in dodici mesi). Discorso opposto per la Polizia di Stato che, oltre a ribadire la leadership tra le Forze di Polizia, con il 14% dei voti, cresce ulteriormente nelle quotazioni (un anno fa era al 13%). Segno che le divise più orientate sugli “interni” attualmente appaiono un approdo meno incerto.
(modificato il 24/09/2022)