Operazione "Speed drug", 66 arresti a Lecce
Al termine dell'operazione "Speed drug" sono in totale 66 le persone arrestate dalla Squadra mobile di Lecce. Questa mattina all'alba ne sono state ammanettate 41, tra le quali cinque donne, mentre le altre 25 erano già finite in carcere perché colte in flagranza di detenzione e spaccio di droga durante gli oltre due anni dell'indagine, iniziata nel 2009.
Nel corso dell'operazione sono stati sequestrati in totale oltre 8 chili di hashish, 600 grammi di cocaina e 1,6 chili di eroina, una pistola mitragliatrice Uzi, un fucile e vario munizionamento.
Le accuse nei loro confronti degli arrestati sono, a vario titolo, di traffico e spaccio di sostanze stupefacenti, detenzione e porto illegale di armi da fuoco, estorsione, danneggiamento, favoreggiamento e per quattro di loro, tentato omicidio.
L'inchiesta ebbe inizio il 29 marzo 2009 con il tentato omicidio di Antonello Cagnazzo avvenuto a Cutrofiano (Lecce). La successiva indagine degli uomini della Mobile e del commissariato di Galatina ha portato alla scoperta della rete di spacciatori. Intercettazioni telefoniche e ambientali, appostamenti e pedinamenti, hanno evidenziato come gli spacciatori fossero organizzati in tre distinti sodalizi criminali.
Il primo, quello più consistente, era attivo a Lecce, e per i suoi affiliati è stata applicata anche l'aggravante del metodo mafioso e dell'utilizzo delle armi. Il secondo agiva nella zona di Galatina e il terzo nei comuni di Arnesano, S. Cataldo e zone limitrofe. Ogni gruppo agiva nella propria zona e si relazionava con gli altri, senza mai invadere il territorio altrui.
Tra gli arrestati di oggi anche il capo dell'organizzazione leccese nonché attuale reggente del clan dominante Nisi-Briganti, appartenente alla Sacra corona unita. Presi anche i due autori del tentato omicidio e uno dei mandanti.
(modificato il 25/03/2013)