Estorcevano denaro a connazionali, 3 ucraini in manette

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operazione della squadra mobileViolenze, minacce e vessazioni erano i mezzi con cui una banda di ucraini estorceva denaro a propri connazionali. Una sorta di "pizzo di cittadinanza" perché i tre estorsori finiti in manette pretendevano i soldi per il solo fatto di appartenere alla comunità ucraina di Caserta.

Sono accusati di almeno 5 estorsioni, consumate o tentate, anche se gli investigatori stanno indagando anche su altri episodi.

Gli agenti della locale Squadra mobile li hanno rintracciati e bloccati questa mattina all'alba al termine di un'indagine resa molto difficile dal fatto che si tratta di clandestini senza fissa dimora, che vivevano ospiti di connazionali sempre diversi.

L'attività degli investigatori della Mobile è iniziata nel settembre scorso in seguito alle denunce di alcuni cittadini ucraini, regolarmente residenti in Italia e titolari di un negozio di alimentari, che erano costretti a pagare 100 euro al mese nonché a consegnare merci che gli estorsori non pagavano.

Per "convincere" le vittime a pagare, una di esse era stata sequestrata e portata in aperta campagna dove aveva subito un pestaggio con mazze da baseball.

In un altro caso era stata pretesa una vera e propria tangente su un premio assicurativo riscosso da un cittadino ucraino, mentre altre volte le richieste erano semplicemente di soldi senza nessun motivo.

25/03/2013
(modificato il 26/03/2013)