Botta allo specchietto e orologio rapinato: 7 arresti
Dopo aver scelto la vittima si accostavano con lo scooter urtando lo specchietto retrovisore, e quando l'autista tirava fuori il braccio per sistemarlo, intervenivano i complici per sfilargli violentemente l'orologio.
È il cosiddetto "trucco dello specchietto", ed era la specialità dei rapinatori che, utilizzando questo stratagemma, hanno messo a segno almeno 10 colpi tra settembre 2010 e marzo 2011.
Gli uomini della Squadra mobile di Milano, in collaborazione con i colleghi di Napoli e Caserta, li hanno individuati e arrestati al termine di una lunga indagine.
Sono sette, sei uomini e una donna, i malviventi di origine napoletana finiti in carcere con l'accusa di associazione per delinquere finalizzata alla commissione di almeno dieci rapine di orologi di pregio ai danni di automobilisti.
Perquisito l'appartamento di un uomo, indagato per favoreggiamento avendo messo a disposizione dei rapinatori la propria abitazione.
L'indagine è scattata in seguito ai numerosi colpi effettuati a Milano sempre con lo stesso modus operandi.
I rapinatori partivano in treno da Napoli e sul posto trovavano già tutto organizzato dai loro complici residenti in Lombardia che reperivano gli scooter, intestati a prestanome, con i quali venivano commesse le rapine, i certificati assicurativi falsi per le moto e i cellulari con utenze telefoniche intestate a persone fittizie.
Gli orologi venivano piazzati sul mercato nero e il denaro ricavato dalle vendite, dopo aver coperto le spese, veniva diviso tra i membri della banda .
Gli investigatori sono riusciti a fermare l'attività del sodalizio criminale dopo interminabili appostamenti e pedinamenti, ricostruendo la struttura e l'organizzazione del gruppo anche grazie alle numerose intercettazioni telefoniche realizzate.