Martina Grimaldi vince la Capri-Napoli di Coppa del mondo

Martina Grimaldi vince ancora e si aggiudica la 48esima edizione della Capri Napoli, traversata di 36 chilometri disputata il primo settembre e valida come ultima prova del Grand prix Fina, la coppa del mondo riservata alle gare superiori ai 10 chilometri.

La portacolori delle Fiamme oro ha chiuso fermando il cronometro sul tempo record di 6h31'23", polverizzando il precedente primato della spagnola Ester Nunez, che lo scorso hanno aveva vinto in 7h08'02".

Per la poliziotta delle maratone acquatiche sono arrivati anche i complimenti del capo della Polizia Alessandro Pansa, che segue sempre con interesse i campioni cremisi.

"È stata dura - ha commentato Martina subito dopo la gara - Alla fine, quando vedevo Napoli ma non sembrava mai di arrivare, ho dovuto compiere un grande sforzo mentale. Sono contenta, anche perché a Napoli mi sento un po' come a casa mia, visto che sono seguita dal Gruppo sportivo delle Fiamme oro che ha sede a Napoli e dal tecnico Peppe D'Angelo".

Nonostante la stagione sia quasi finita, l'atleta della Polizia di Stato dimostra ancora di essere in splendida forma. Ricordiamo infatti che la settimana precedente si era aggiudicata la prova di coppa del mondo disputata in Macedonia.

Con questi risultati la campionessa del mondo di Barcellona si attesta al terzo posto del Grand prix, mentre per la Coppa del mondo mancano ancora due gare: "È un momento fantastico - ha sottolineato la campionessa delle Fiamme oro - anche se devo resistere ancora un mese. Ho altre due gare di Coppa del mondo, stavolta sulla distanza che preferisco, i dieci chilometri. Sono seconda in classifica generale e vorrei chiudere con un buon piazzamento anche in questo ranking".

Due i rappresentanti delle Fiamme oro che hanno partecipato alla gara: Simone Ercoli, giunto quarto con il tempo di 6h16'48", mentre Edoardo Stochino, secondo nella passata edizione, si è dovuto ritirare dopo due ore di gara.

A Martina Grimaldi è andato anche il premio Cag Chemical, riservato all'atleta più combattiva, e a Simone Ercoli quello del fair play.