Catania: 16 arresti per usura ed estorsione
Con l’operazione “sotto traccia” i poliziotti della Squadra mobile di Catania hanno arrestato sedici persone con l’accusa di usura ed estorsione aggravata, quindici delle quali sono finite in carcere mentre una è agli arresti domiciliari.
L’indagine è scaturita da una denuncia effettuata da una persona che, per far fronte a dei debiti di gioco, si era rivolta ad usurai, i quali avevano iniziato a minacciare la vittima, anche con appostamenti sotto casa sua, per costringerla a far fronte ai suoi debiti.
Grazie alle intercettazioni, gli investigatori hanno riscontrato un sommerso e parassitario sistema di prestiti illeciti che coinvolgeva ulteriori criminali rispetto a quelli indicati dalla vittima e tradizionalmente dediti a questo genere di attività delittuosa.
Così i poliziotti hanno raccolto le dichiarazioni delle altre persone cadute nella rete degli usurai, ottenendo indicazioni precise circa l’ammontare dei prestiti richiesti e accordati, delle rate, settimanalmente o mensilmente versate, e del termine entro cui la restituzione sarebbe dovuta avvenire.
Inoltre, dalle indagini è emerso che i prestiti oscillavano tra mille e 2mila euro e che i tassi usurari applicati arrivavano fino al 490 per cento annuo.
Tuttavia alcune vittime hanno preferito tacere o mentire, temendo ritorsioni o credendo che coloro che avevano concesso il prestito fossero benefattori. Questo atteggiamento confermava la natura sommersa del reato di usura, in cui le vittime, trovandosi in uno stato di dipendenza economica e psicologica, esitavano a rivelare la verità.
Nel corso dell'operazione, sono state eseguite perquisizioni nei confronti di alcuni degli indagati, durante le quali sono stati sequestrati denaro contante, libri contabili e documenti che testimoniano l'entità dell'attività di usura.
Natale Giacomo Franzella